Sono arrivati questa mattina a Cagliari a bordo della nave militare irlandese James Joyce i 617 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste libiche.

La nave è approdata al molo Rinfuse del porto canale verso le 9,30.

A bordo ci sono 454 uomini, 138 donne e 25 minorenni.

Provengono soprattutto dalla Nigeria, ma sono numerose le etnie dei migranti sbarcati oggi; tra loro anche un anziano di 84 anni e un neonato di pochi mesi.

Tutti sono stati sottoposti a visita medica, alcuni presentano ustioni ed escoriazioni ai piedi per la lunga esposizione al sole e all'acqua di mare.

Ma il sistema dell'accoglienza in Sardegna è al collasso come ammette anche la Regione: con i 617 migranti arrivati oggi l'Isola supererà di 500 persone la sua quota di presenze dei richiedenti asilo. «Siamo preoccupati», ha confermato il presidente Francesco Pigliaru, «e non capiamo perché continuino a essere portate in Sardegna persone che non vogliono restare». Non c'è solo il superamento della quota: «Non vengono presi in considerazione gli sbarchi diretti, cioè le centinaia di migranti approdati nelle coste del Sulcis». Non è finita: «A dodici ore dall'arrivo dei migranti», ha aggiunto Pigliaru, «non sappiamo quanti siano i minori a bordo. Un fatto grave: per i minorenni non accompagnati è prevista un'organizzazione specifica e complessa che non potremo attuare, non per colpa nostra».

IL NO DI PIGLIARU - "Il nuovo arrivo di migranti in Sardegna è motivo di preoccupazione per più motivi", ha detto il presidente della Regione. "Mentre confermiamo il nostro contributo a gestire il fenomeno dei migranti nel rispetto delle quote assegnate, dobbiamo constatare che le informazioni ricevute dalla Prefettura ci dicono che, con loro, supereremo di 500 la quota di riparto delle presenze. Ma bisogna inoltre sottolineare che in questo conteggio non si tiene conto delle centinaia di persone arrivate nel sud dell'Isola con gli sbarchi diretti, che implicano servizi di accoglienza e messa in sicurezza notevoli", ha aggiunto.

"In più a 12 ore dall'arrivo della nave non sappiamo, neanche indicativamente, quanti minori si trovino a bordo. Ciò è grave, perché sappiamo bene che per loro serve un'organizzazione specifica, che coinvolge molti soggetti ed è particolarmente complessa. L'aumento esponenziale dei minori è un elemento di alta criticità e per questo motivo il Governo ha approvato la norma che prevede la creazione di strutture emergenziali in capo alle prefetture. Domani però non potremo applicarla, perché il decreto attuativo è alla firma del Ministro. Siamo vivamente preoccupati e ribadiremo al Governo, con accresciuta forza, la necessità del rigoroso rispetto delle quote a noi assegnate, così come quella di metterci urgentemente nelle condizioni di lavorare a un adeguato progetto di integrazione. Resta comunque forte la perplessità - conclude Francesco Pigliaru - sul fatto che continuino a essere portate in Sardegna persone che non vedono la nostra isola come meta accettabile del loro progetto di migrazione".
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