Le case non sono state evacuate, ma la gente è uscita comunque per strada presa dal panico.

Un pomeriggio di apprensione per un grosso incendio che si è sviluppato nella immediata periferia di Macomer attorno alle 16, partito vicino ai binari delle Ferrovie dello Stato.

Le fiamme hanno lambito le ultime case del rione di Santa Maria, costringendo in tanti ad abbandonare la loro abitazione e uscire per strada.

Le fiamme sono state appiccate vicino alla ferrovia, a ridosso dei capannoni industriali della zona di Bonu Trau.

Spinte dal vento, in pochi attimi hanno raggiunto la zona di Padru Longu e Campusantu, quindi le case periferiche del popoloso rione di Santa Maria.

La fasce parafuoco e i terreni coltivati delle villette che si affacciano nella vallata di Orovò, (dove la strada della zona industriale di Tossilo è stata chiusa al traffico per qualche ora), hanno impedito che le fiamme raggiungessero le case.

Sul posto, oltre ad una Canadair dei Vigili del Fuoco e due elicotteri, hanno operato tutte le squadre di terra della protezione civile, con le squadre dei Vigili del Fuoco, quelle del corpo forestale, dell'Agenzia Foresta, la compagnia barracellare e tanti volontari.

L'intera cittadina è stata invasa dal fumo e alcuni zone coltivate, piccoli vigneti in particolare, ma anche qualche azienda agricola, sono stati seriamente danneggiati.

Sul posto hanno operato i carabinieri della compagnia di Macomer col capitano Giuseppe Pischedda e la Polizia Locale e l'assessore all'ambiente Giovanni Lai.
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