Finito il concerto, si è trovato i carabinieri sotto al palco, pronti a fargli il verbale.

Il motivo? Ha "indebitamente" utilizzato il nome dei "Cugini di campagna", lo storico gruppo vocale degli anni Settanta (quelli di "Anima mia" per intenderci).

Lui è Nick Luciani e il live incriminato è andato in scena a Poggiomarino, vicino a Napoli.

Luciani, in effetti, ha fatto parte del trio, fondato dai fratelli Ivano e Silvano Michetti, in sostituzione di uno dei componenti delle origini, Flavio Paulin.

Poi però è andato per la sua strada, per dissidi con i colleghi, impegnandosi davanti a un notaio a non utilizzare mai il nome del gruppo per la sua carriera da solista.

Per questo, quando i Michetti hanno saputo che sulle locandine dell'evento estivo organizzato a Poggiomarino compariva la dicitura "Nick Luciani dei Cugini di campagna" hanno chiesto agli uomini dell'Arma di intervenire.

I militari, riferiscono fonti di stampa, si sono dunque presentati alla serata, hanno atteso la fine dello spettacolo e poi hanno chiesto a Luciani i documenti, sequestrando anche le locandine incriminate.

Ora la vicenda è in mano alla magistratura, che valuterà se Luciani - e con lui gli organizzatori dell'evento - siano o meno passibili di sanzioni.

"Io ho mandato la locandina col mio nome, solo quello. È assurdo dover constatare che vengo seguito ovunque, anche a Poggiomarino. Che poi io sono davvero un ex della band, mica posso nasconderlo", si difende Nick.

I Michetti, invece, non vogliono sentire ragioni: "Luciani si è impegnato davanti a un notaio a non usare ma anche a non far usare il nome del gruppo. Siamo costretti a monitorarlo, ma è una vicenda triste, che fa pubblicità a lui e non certo a noi".
© Riproduzione riservata