Un normale pomeriggio di sole, d’estate e di vacanza che si trasforma in poche ore in un inferno di fuoco probabilmente per un barbecuè incontrollato.

Complici le raffiche di maestrale ed un terreno prevalentemente secco le fiamme si sviluppano in breve tempo mandando in fumo centinaia di ettari di bosco e macchia mediterranea.

Fondamentale l’intervento di elicotteri, canadair e numerose squadre a terra tra vigili del fuoco, barracelli e volontari che poco prima del tramonto sono riusciti a domare il vasto incendio attraverso operazioni particolarmente complesse.

Rimane una Sardegna in bianco e nero, un tappeto di cenere a sostituire la profumata e caratteristica macchia mediterranea.

Non bastano le lacrime a lenire il dolore per una terra preservata in decenni di amore, passione e sudore ed ora martoriata in un pomeriggio di follia.

Follia di fronte alla quale siamo impotenti e ancora completamente impreparati.
© Riproduzione riservata