Che il servizio di trasporti sia disastroso è un dato di fatto e le disavventure quotidiane dei pendolari ne sono una testimonianza costante.

Ma la situazione diventa ancor più drammatica quando i passeggeri in questione, o aspiranti tali, sono coloro che si trovano a fare i conti con una disabilità. In questo caso il diritto alla mobilità è negato del tutto, come conferma Alessandra Contu, responsabile dell'associazione Asamsi.

Questo comporta che, spesso, i disabili devono sostenere costi aggiuntivi per farsi accompagnare da altre persone.

Ecco perché Valentina Pistis, capogruppo di "Cas@Iglesias" in Consiglio comunale, ha deciso di avanzare una proposta di delibera da portare all'attenzione dell'assemblea civica: lo scopo è promuovere una "Mobility card", di fatto una carta con un determinato credito che il disabile può utilizzare per il pagamento delle corse sugli automezzi speciali.
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