Strage sul binario unico: 27 i mortiNon ci sono altri corpi tra i rottami
Non ci sarebbero altri corpi tra i rottami dei due treni scontratisi frontalmente sulla linea a binario unico che collega Barletta al capoluogo pugliese, nella zona compresa tra Andria e Corato, in aperta campagna.
Si è lavorato tutta la notte per rimuovere la motrice di uno dei treni e alla ricerca di altre persone coinvolte nel disastro, ma senza esito.
Intanto è salito a 27 il numero dei morti, mentre i feriti sono una cinquantina, sette dei quali in prognosi riservata.
Le autorità sanitarie dell'ospedale di Bari hanno precisato ai microfoni della Rai, da parte loro, che 22 sarebbero i morti nel capoluogo pugliese e uno ad Andria.
Due treni regionali della Ferrotramviaria carichi di pendolari e studenti universitari si sono scontrati frontalmente, sulla linea a binario unico che collega Barletta al capoluogo pugliese, nella zona compresa tra Andria e Corato, in aperta campagna.
Alla base dell'incidente potrebbe esserci un errore umano.
L'impatto tra i due convogli è stato violentissimo: i soccorritori sono sul posto e operano anche attraverso gli elicotteri. Stanno lavorando per recuperare le persone rimaste incastrate nelle carrozze dei due treni, alcune delle quali sono completamente accartocciate. Un bambino è stato estratto vivo dalle lamiere. "Ci sono molti morti, è una tragedia immane", ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Andria, Riccardo Zingaro.
"Non possiamo azzardare ipotesi in questo momento. È di tutta evidenza che uno dei due treni qui è di troppo, non doveva trovarsi qui", ha detto il direttore generale di Ferrotramviaria Massimo Nitti, che poi ha aggiunto "Sospettiamo che si siano scontrati tra i 100 e i 100 km/h. da come sono ridotti i treni non hanno fatto neanche in tempo a frenare".
SOCCORSI DIFFICILI - Il punto in cui è avvenuto l'incidente è particolarmente impervio da raggiungere, perché i mezzi di soccorso devono passare per strade strette e sterrate di campagna delimitate dai muretti a secco. I mezzi dei vigili al momento sostano tra gli ulivi secolari che circondano le lamiere.
I soccorritori lavorano in condizioni difficili anche a causa del caldo. Un poliziotto ha avuto un malore.
OSPEDALE DA CAMPO - Nella zona è stato allestito un ospedale da campo per i primi soccorsi.
Renzi sta seguendo gli sviluppi dell'incidente. Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio si stanno recando sul luogo dello scontro per assicurare il coordinamento delle operazioni di soccorso.
Delrio ha chiamato la società Rfi per chiedergli di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte (che non sono del gruppo Fs, si tratta di due treni della società privata Ferrotramviaria SpA) e alle indagini. Il Gruppo FS esprime il proprio cordoglio e attraverso le sue società, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, ha offerto la piena disponibilità di tutte le strutture e i tecnici per ogni supporto operativo.
"Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza", ha commentato il presidente del consiglio, Matteo Renzi, che ha espresso il "cordoglio" per le vittime del disastro.
"COME SE FOSSE CADUTO UN AEREO" - "È un disastro come se fosse caduto un aereo! I soccorsi e la protezione civile è tutta sul posto, purtroppo ci sono vittime!". E' il post pubblicato su Facebook dal sindaco di Corato Massimo Mazzilli, arrivato sul posto subito dopo lo scontro tra treni avvenuto in Puglia sulla linea Corato- Andria in cui sono morte dieci persone.
"SERVONO DONAZIONI DI SANGUE" - Il presidente della Provincia ha parlato di un bambino di 7 anni che è stato estratto vivo dalle lamiere. "Pare non sia in pericolo di vita", ha detto, rilanciando poi l'appello a donare sangue per aiutare i tanti feriti che sta girando in queste ore su twitter.
La maggior parte dei feriti della tragedia ferroviaria è stata trasportata agli ospedali di Andria e di Bisceglie, nella provincia di Barletta Andria Trani.
Sui social network è un tam tam di appelli, soprattutto per la donazione di sangue. Anche la Regione Puglia, sul profilo Facebook, lancia l'appello per la donazione di sangue per i feriti dell'incidente ferroviario, soprattutto del gruppo 0 positivo. Il centro trasfusioni dell'ospedale di Andria della Asl Bat (via Istria n. 1 - tel. 0883 299267) rimarrà appositamente aperto anche nel pomeriggio.
RENZI A BARI - "Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione e ai sindaci.
Non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli. Stiamo al loro fianco dopo questo momento di dolore e di disperazione".
Così nella serata di ieri il premier Matteo Renzi, durante un breve punto stampa in prefettura a Bari dove ha presieduto una riunione del centro di coordinamento soccorsi in seguito al disastro ferroviario avvenuto in Puglia, fra Andria e Corato.
Su Facebook il premier ha poi scritto: "Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce.
Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile".
IL MINISTRO OGGI ALLE CAMERE - Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è arrivato sul luogo dell'incidente per assistere personalmente ai soccorsi. Oggi riferirà sulla tragedia alla Camera (alle 13) e al Senato (alle 18.30).
MATTARELLA: "FARE PIENA LUCE" - "Profondo dolore" è stato espresso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Il mio primo pensiero - ha detto Mattarella - va alle tante vittime e ai loro familiari, ai quali desidero far pervenire vicinanza e solidarietà. Ai feriti rivolgo gli auguri di pronta guarigione". Il presidente della Repubblica ha aggiunto: "Bisogna fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze".