"Brexit significa Brexit e faremo in modo che sia un successo".

Parola di Theresa May (nata Brasier) la donna che, trent'anni dopo Margareth Thatcher, si candida a guidare il partito conservatore inglese e ad assumere la carica di premier al posto del dimissionario David Cameron.

Nata nel 1956 da una famiglia profondamente religiosa (il padre era pastore anglicano), scuole statali e una laurea a Oxford (con borsa di studio) e un passato alla Banca d'Inghilterra, è approdata in Parlamento nel 1997, ricoprendo diversi ruoli all'interno del partito Tory, di cui è stata anche la prima presidente donna.

Sposata da 36 anni con il banchiere Philip May (con cui condivide, tra l'altro, la passione per il cricket), non ha figli e viene considerata una donna "tranquilla" e pragmatica.

Tra le sue passioni, quella per le scarpe "sopra la righe".

Dopo la vittoria alle elezioni 2010, Cameron le ha affidato il Ministero dell'Interno e anche la delega alle Pari opportunità.

Nella campagna per il referendum Brexit, si era schierata a favore del Remain ("restare").

Ora avrà il compito di guidare il Paese nella difficile e delicata transizione che porterà all'uscita dall'Unione europea.
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