Li hanno presi per la gola con una pressa di foraggio. Poi non è stato difficile caricarli su un furgone e farli sparire. Salvo vederli ricomparire su siti di vendita online e pagine di Facebook dove i due asinelli, "Peppino" e "Peppa", quest'ultima gravida, venivano offerti in adozione.

Peccato che il legittimo proprietario, un allevatore di Tratalias, ne fosse del tutto all'oscuro. E a cui i due animali, dopo la denuncia di furto e le indagini, sono stati restituiti dai militari del paese.

La vicenda risale ad alcuni giorni fa quando l'allevatore si è accorto della sparizione dei due asinelli custoditi, su autorizzazione della proprietaria, una donna di Carbonia, in un terreno nelle campagne di Medau Mannu. Ad insospettirlo era stato il ritrovamento di una balla di fieno tra due container, una rete metallica e una pedana in legno.

Una sorta di "trappola", insomma, messa su per facilitare la cattura dei due animali.

Denunciato il fatto, i carabinieri di Tratalias hanno avviato le indagini.

Subito è emerso che il 16 maggio era stato visto girare nella zona il fuoristrada della proprietaria del terreno con al seguito un furgone bianco non identificato.

Ricerche su internet hanno poi fatto emergere che, pochi giorni prima del furto, la figlia della donna aveva offerto "in adozione" (con tanto contatto telefonico) l'asinello maschio di otto mesi.

In tanti hanno risposto all'annuncio consentendo ai militari di individuare quale "incauta affidataria" una donna di San Giovanni Suergiu che, su richiesta della ragazza (rafforzata una dichiarazione scritta di donazione gratuita della proprietaria del terreno), aveva adottato anche la femmina. Ora i due asinelli sono stati restituiti al legittimo proprietario.
© Riproduzione riservata