Sono stati ascoltati per diverse ore, in caserma, i genitori della piccola Maria U., la bimba romena di 10 anni violentata e trovata morta in una piscina di San Salvatore Telesino (Benevento), e Daniel, il 21enne che risulta indagato a piede libero.

Per gli inquirenti l'indagine è a un punto cruciale: c'è qualcuno che sa ma ancora non ha parlato; qualcuno che può aver visto la bambina domenica sera, da sola o in compagnia di Daniel, oppure qualcuno che copre un "insospettabile".

Daniel intanto, ha fatto sapere il suo avvocato, ha confermato la sua versione dei fatti, ovvero che ha lasciato la bimba intorno alle 20 davanti alla chiesa del paese, dove è stato visto da alcune persone, dopo essere stato con lei in macchina con l'intenzione di andare a Telese Terme, paese che non sono riusciti a raggiungere perché era in corso una gara podistica e la strada era bloccata.

Inoltre, ha detto, non è mai stato nel luogo in cui è stato trovato il corpo di Maria: "Non sapevo neanche che ci fosse una piscina nel complesso di quel ristorante".

La madre della piccola, però, lo accusa: "Aveva il mio numero di telefono, se doveva muoversi in macchina con mia figlia, una bambina di soli 10 anni, perché non mi ha avvisato?".

Altri particolari sono attesi dai risultati dell'autopsia.
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