Dopo cinque anni, l'albergo Antas Hotel della frazione di Sant'Angelo ha riaperto oggi i cancelli d'ingresso.

Ma non per ospitare i primi vacanzieri d'inizio estate, bensì per dare accoglienza agli oltre 130 migranti sbarcati nei giorni scorsi sulle coste italiane. Il folto gruppo di profughi è arrivato nel borgo montano a metà mattina all'insaputa di tutti, distribuito su tre pullman e scortato da numerose pattuglie della Polizia e dei carabinieri. Hanno così sorpreso i residenti nella frazione e gli abitanti di Fluminimaggiore, che in quel momento percorrevano il tratto della Statale 126 diretti verso Iglesias.

Non si conosce per il momento la loro nazione di provenienza. Era già da tempo che nel centro ex minerario circolava la voce di una possibile riconversione dell'albergo in centro di accoglienza per migranti, ma tutti nel paese speravano in un ripensamento da parte delle autorità e nella riapertura della struttura per fini turistici.

Per questo stamattina, quando si è diffusa la notizia dell'arrivo dei rifugiati politici, numerose sono state le polemiche e le proteste mosse dalla popolazione, che come solitamente succede nei piccoli paesi, hanno subito raggiunto il municipio. "Premetto che non ho nessun pregiudizio verso i migranti", ha affermato il sindaco Ferdinando Pellegrini, "ma da parte nostra è inaccettabile.

Quella struttura è stata costruita con finanziamenti pubblici per fare turismo e creare sviluppo economico, oltre ai posti di lavoro per i tanti disoccupati del paese. In questo senso il centro di accoglienza potrebbe vanificare gli sforzi per far diventare il nostro un paese turistico e risolvere la nostra emergenza, quella dei tanti giovani che emigrano in cerca di lavoro".

Pellegrini ha inviato subito una nota ai vertici della Prefettura di Cagliari, facendosi portavoce delle proteste dei cittadini ed evidenziando i problemi legati alla sicurezza pubblica, anche a tutela degli stessi ospiti del centro di accoglienza.

"Quella struttura non è idonea per far fronte a un'emergenza del genere", ha concluso il primo cittadino di Fluminimaggiore, "poi il luogo è molto isolato e non è l'ideale, per aiutargli a superare tutte le difficoltà.

Stiamo soltanto aggiungendo altra disperazione a persone già disperate. Per questo ritengo che bisognerebbe e con una certa urgenza, trovare altre destinazioni". Intanto per domani pomeriggio è stato convocato con urgenza il Consiglio comunale. All'ordine del giorno c'è un unico punto, ovvero, l'emergenza stranieri.
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