Con la crisi delle industrie, non restano che l'agricoltura, l'artigianato e il turismo, legato alla virtuosa riconversione turistico culturale delle miniere di Rosas e alla fama internazionale del festival blues, per far sognare un futuro diverso a Narcao.

Settori su cui il paese (3.266 abitanti, 3.059 quelli aventi diritto di voto) vuole puntare per creare sviluppo e opportunità di lavoro sempre più difficili da trovare nel Sulcis.

Dopo un decennio alla guida del Municipio, ai nastri di partenza delle elezioni comunali del 5 giugno non ci sarà il sindaco uscente, l'ex senatore Gianfranco Tunis.

Al suo posto, in nome della "continuità", ci sarà l'uscente assessore allo Sviluppo Danilo Serra.

Dall'altra parte, a invocare "discontinuità", ci sarà ancora una volta Gianni Melis, direttore artistico del Narcao Blues.

Danilo Serra. Cinquant'anni, tecnico di prevenzione della Asl 7 e assessore uscente si presenta alla guida della lista Insieme per il bene Comune. "L'obiettivo è quello di portare a termine quanto avviato e, per creare uno sviluppo del territorio, puntare su comparti quali il turismo e le attività agroalimentari per trainare il commercio e l'imprenditorialità". Con un occhio di riguardo però anche alle associazioni del paese. Serra infatti punta anche, "in un periodo difficile come l'attuale, a una maggiore attenzione per il sociale e - sottolinea - a rafforzare gli uffici comunali affinché si elaborino progetti per attingere ai fondi europei".

Gianni Melis. Pensionato delle Poste, 63 anni, ex sindaco ed ex presidente del Consiglio provinciale, si ripresenta alla sfida delle urne con la lista Per Narcao - Sviluppo e Solidarietà. "Il paese è pieno di incompiute e vogliamo che ci sia meno interesse per il mattone e più per le persone".

Ed è sul sociale ("Le associazioni sono un patrimonio da tutelare") e sulla riorganizzazione degli uffici che punta forte per dare segnali di rinascita. "Senza rimettere mano alla macchina amministrativa, che deve rispondere alle esigenze della popolazione, - conclude - non si può programmare e creare opportunità di sviluppo".
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