"La morte di nostro figlio si poteva evitare", dicono i genitori di Jules Bianchi, 25enne pilota di Formula 1 morto dopo mesi di coma in seguito a un incidente sulla pista di Suzuka (Giappone) avvenuto il 5 ottobre 2014.

E hanno deciso di fare causa alla Federazione internazionale dell'Automobile (Fia) e al team Marussia; dal canto suo, la Formula 1 si era già autoassolta: "Abbiamo seguito le giuste procedure, la colpa è del pilota che non ha rispettato l’ordine di rallentare", era stata la giustificazione della Fia.

Ma la famiglia non demorde: "Cerchiamo giustizia per Jules e vogliamo stabilire la verità sulle decisioni che hanno portato alla morte di nostro figlio. Abbiamo tante domande rimaste senza risposta. Pensiamo che la morte di Jules sarebbe stata evitata se non fossero stati fatti certi errori".

L'azione legale è già stata avviata attraverso lo studio Stewarts Law.
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