Avrebbero truccato alcune partite in serie B i presunti affiliati al clan camorristico "Vanella Grassi" arrestati oggi all'alba in una operazione dei carabinieri coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Dieci le persone finite in manette. Tra i calciatori coinvolti anche Armando Izzo, attualmente in serie A nel Genoa e convocato in Nazionale da Conte per gli stage pre Europei, e Francesco Millesi (oggi all'Acireale), entrambi ex Avellino. Nei guai anche l'ex giocatore Luca Pini.

Le partite nel mirino riguarderebbero la stagione 2013-2014 e due in particolare sarebbero state truccate: Modena - Avellino (finita 1-0) e Avellino - Reggina (3-0), disputate nel maggio 2014 quando la squadra campana era allenata dall'attuale mister rossoblù Massimo Rastelli.

Attraverso Izzo (indagato ma non raggiunto da misura cautelare), il capoclan Umberto Accurso, arrestato dai militari dell'Arma lo scorso 11 maggio, e suoi sodali avrebbero attratto nell'orbita criminale altri soggetti: questi hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori, influenzando direttamente le due partite disputate nel maggio 2014 dall'Avellino.

Secondo gli inquirenti Antonio e Umberto Accurso, avrebbero promesso 200.000 euro e poi consegnato materialmente 30.000 euro al calciatore Francesco Millesi, attraverso l'intermediario l'ex calciatore Luca Pini.

Millesi avrebbe utilizzato tale somma - sempre secondo l'accusa - per corrompere altri giocatori: in particolare, avrebbe "influito" su Maurizio Peccarisi per favorire la rete del Modena contro l'Avellino in conformità dell'accordo illecito.

Sulla partita gli Accurso avrebbero scommesso 400.000 euro, guadagnandone 60.000.

Per quanto riguarda l'altro capo di imputazione, relativo alla partita Avellino-Reggina, Antonio Accurso è accusato di aver offerto 50.000 euro, consegnati sempre attraverso Luca Pini a Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina non identificati e favorire la vittoria dell'Avellino sulla quale lo stesso Accurso aveva scommesso 400.000 euro guadagnandone 110.000.

Durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale si dice: "Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena". Parole che secondo gli inquirenti riguardano proprio l'esito di Avellino-Reggina, che finì 3-0.

Nel corso delle indagini coordinate dalla Dda, i militari dell'Arma hanno inoltre identificato i componenti della rete di affiliati vicina ad Accurso e individuato gli specifici incarichi di armiere, capo piazza, pusher e distributori di "mesate" agli affiliati e ai familiari dei detenuti.
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