Rinuncia alla candidatura a consigliere comunale l'ex sindaco Tore Ghisu, coinvolto nell'inchiesta Hazzard sugli appalti pilotati in alcuni paesi della Sardegna, che lo scorso anno a soli due mesi dalla vittoria elettorale lo costrinse alle dimissioni da primo cittadino.

Rinuncia nonostante le forti sollecitazioni dai cittadini, oltre che dalla sua lista Borore 2.0, con candidata sindaco Bastiana Carboni. In un lungo documento rivolto ai cittadini, Tore Ghisu tra l'altro scrive: “Dopo questa lunga riflessione e nonostante una mia presenza alla competizione elettorale fosse del tutto legittima, ho deciso di rinunciare alla mia candidatura. Di rinunciare solo ed esclusivamente per una semplice, quanto chiara, ragione di opportunità. Come già pubblicamente espresso, in occasione delle dimissioni da Sindaco, ho rispetto e attendo con fiducia lo sviluppo delle indagini e la loro chiusura, nella consapevolezza di avere sempre agito correttamente, a favore del paese, durante tutti gli anni del mio impegno da sindaco nell’istituzione comunale. Le mie energie, come scrivevo allora, sono indirizzate a difendere la mia persona dalle accuse che ingiustamente mi sono state mosse”.

Per Ghisu la scelta di non candidarsi come consigliere non deve essere vista come una fuga dall'impegno pubblico. “Mi auguro non si ripropongano anche in questa campagna elettorale argomentazioni da via giudiziaria, che hanno caratterizzato le scorse elezioni. L'auspicio è anche quello di evitare che si verifichi il meccanismo di una giustizia ad orologeria nascosta con la tecnica del muretto a secco che, in ogni caso, non garantisce fino in fondo copertura alle gole profonde di turno, anche perchè gli atti giudiziari, poi, danno sempre un nome e un cognome a costoro”.

Un messaggio finale: “A coloro che in parte hanno gioito di tutto ciò che è successo e che forse sottovalutano la grave situazione in cui la vita istituzionale e sociale del paese si è venuta a trovare, dico che la mia scelta tutto può rappresentare tranne che una fuga dalle responsabilità pubbliche e private. Continuerò a lavorare per il bene del paese nelle forme che la vita mi indicherà come le più opportune in ogni dato momento”.

L'INCHIESTA - Ghisu è indagato assieme ad altre dodici persone nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Armando Mammone.

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