Franca Dall'Olio, insegnante ed ex consigliera comunale a Cagliari, si racconta sull'Unione Sarda di oggi in una lunga intervista firmata da Maria Francesca Chiappe.

Sulla sua esperienza politica racconta: «Sono rimasta otto anni. Da presidente della commissione Cultura ho gestito i soldi del Giubileo». Lazzaretto, Piccolo auditorium, Anfiteatro, museo del Duomo. «Rimasero 200 milioni: pensando a mio marito feci gli scivoli nel centro storico».

Ma è dalla sua vita privata che emergono gli aneddoti più curiosi come quando, nel 1963, studentessa al Dettori, per fare dispetto al padre che avrebbe voluto un maschio, si iscrisse al concorso di Miss Italia.

Magra, mora, occhi grigi, labbra carnose, gambe lunghe: aveva vinto. «Non mi ero emozionata per niente, ero solo stanca dopo tre giorni di strapazzi mattina e sera. E poi, in verità, l'ambiente non mi piaceva».

Aveva pure litigato coi giornalisti. «Dicevano che eravamo oche e allora li avevo sfidati, mi chiesero l'aoristo di un verbo senza sapere che il greco fosse la mia materia». È sicura di essere stata eletta Miss Italia non per la bellezza ma perché aveva «un carattere troppo brutto per passare inosservato, c'erano ragazze più belle».

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