"La classe dirigente di questo Paese, quando delinque fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente di strada. E fa danni più gravi".

Ancora: "I politici rubano più di prima, ma ora senza vergogna".

È polemica nel mondo politico-istituzionale per le frasi pronunciate da Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione Italiana Magistrati, nel corso di un discorso all'Università di Pisa e durante un'intervista al Corsera.

"CERCA LA RISSA" - Tra i primi a insorgere, il Partito Democratico.

"Le parole di Davigo fanno paura ai magistrati. Cerca la rissa, ma non la troverà. I giudici parlino con sentenze, noi rispettiamo il loro lavoro", ha twittato David Ermini, responsabile Giustizia della segreteria del Pd.

"NO ALLE GENERALIZZAZIONI" - Ma le esternazioni non sono piaciute anche a parte della magistratura.

"Non bisogna avere nostalgia del passato, ci sono situazioni che ha vissuto questo Paese e dico che non è il momento di alimentare un inutile scontro tra politica e magistratura. Di fronte a fatti di corruttela la magistratura deve intervenire. Le generalizzazioni a me non piacciono", il commento di Luca Palamara, presidente della Sesta Commissione del Csm.

APPLAUSI GRILLINI - Applaude, invece, il Movimento 5 Stelle.

"Invece di attaccare Davigo, dovrebbero guardarsi e provare a ripulirsi in casa loro", ha detto Luigi Di Maio con riferimento al Pd. "Se oggi - ha aggiunto il vicepresidente della Camera - ci troviamo tra i primi Paesi in Europa per percezione della corruzione è perché come sempre il pesce puzza dalla testa e in questo Paese la testa sono le organizzazioni

politiche di fine '800 che tutt'oggi ci impongono quella parola partito che non significa più niente e sarebbe più opportuno chiamare comitato di affari".
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