40 anni di carcere.

Questa la condanna inflitta oggi dal Tribunale internazionale dell'Aia a Radovan Karadžić, ex presidente della Repubblica serba di Bosnia, accusato di essere tra i maggiori responsabili dei crimini commessi durante la guerra civile che negli anni Novanta portò allo sgretolamento della Jugoslavia.

In particolare, Karadžić, 70 anni, è stato giudicato colpevole per l'assedio di Sarajevo, in cui morirono migliaia di persone.

Il giudice O-Gon Kwon ha affermato infatti che le atrocità commesse dall'esercito serbo non sarebbero state perpetrate senza il benestare dell'ex presidente.

Ma a Karadžić è stata contestata soprattutto la responsabilità nel feroce massacro di Srebrenica, in cui morirono quasi 10mila persone, per la maggior parte di religione musulmana.

In questo caso la corte lo ha giudicato colpevole anche di genocidio.
© Riproduzione riservata