Il bambino tornava a casa dall'asilo con lividi e graffi. Preso a botte. La madre non ha mai avuto il sospetto che a picchiarlo fossero le insegnanti della scuola materna, "Santa Greca" a Decimomannu. Erano di sicuro "guerre" tra compagnetti. Le è venuto, piuttosto, un altro dubbio: che quelle maestre non fossero in grado di gestire una classe di bambini di quattro anni. Bambini che sembravano, a colpo d'occhio, lasciati allo stato brado: con tutto quel che ne consegue. Da qui l'esposto ai carabinieri del Nas e al Provveditorato agli studi che ha portato a un'inchiesta penale coordinata dal sostituto procuratore Emanuele Secci.

Sono sei le persone indagate per truffa ed esercizio abusivo della professione: la responsabile della cooperativa Verde Yo Yo che gestisce l'asilo Santa Greca, Antonella Pilo, e le insegnanti Samuela Uccheddu, Veronica Casula, Anna Maria Pili, Bernardetta Casanova e Simona Ledda.

Secondo l'ipotesi dell'accusa, le maestre incaricate di seguire le classi dell'asilo, un centinaio di bambini in tutto per i quali i genitori pagano cento euro al mese, erano tutte giovani neo diplomate (e non laureate come stabilisce il Ministero), alcune addirittura in ragioneria o in un istituto a indirizzo tecnico, assolutamente impreparate a seguire l'attività didattica prevista per legge in una scuola materna parificata come quella di Decimomannu.
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