E' passato un anno dalla morte di Antonio Mocci, il venticinquenne ucciso nel suo appartamento di via Piga a Villacidro.

Il 13 febbraio dell'anno scorso lo trovarono senza vita in una pozza di sangue e in poche ore i sospetti portarono gli inquirenti sulle tracce di Stefano Corona, amico della vittima e oggi unico imputato nel processo a Cagliari con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

Secondo le prime ricostruzioni della Procura, tra i due amici ci fu un'accesa discussione per debiti di droga mai pagati.

La situazione sarebbe degenerata e Corona in un impeto di rabbia avrebbe impugnato un coltello e si sarebbe scagliato su Antonio Mocci e poi con un bastone lo avrebbe colpito alla testa ripetutamente, lasciandolo privo di vita al suolo.

Un anno dopo, mentre nelle aule del tribunale si fa chiarezza sulla dinamica dei fatti, la gente vuole riflettere su un disagio sociale culminato in una tragica morte.

Un comitato spontaneo ora vuole ricordare l' amico che non c'è più e per questo ha organizzato una fiaccolata.

Si svolgerà stasera, a partire dalle 18, con raduno in piazza sant'Antonio, la parrocchia della giovane vittima, per poi proseguire lungo via Bosa, via Cagliari, via Genova, via Roma e via Regione Sarda, sulla quale si affaccia la casa dove viveva Antonio Mocci.

Poi il corteo attraverserà la via Parrocchia e concluderà la fiaccolata nel parco Marchionni. Le strade interessate dalla manifestazione saranno chiuse durante il passaggio del corteo, come stabilito in un'ordinanza a firma del comandante della Polizia Locale Paola Campesi.
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