Questa mattina l'incontro in Regione convocato dal presidente Francesco Pigliaru per affrontare il tema Piano Sulcis con i 23 sindaci del territorio e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil).

Un incontro, questo, che ha suscitato malumori fra i rappresentanti dei numerosi comitati che hanno promosso la mobilitazione generale per il lavoro che sfocerà con la marcia su Cagliari il 16 febbraio.

Fra questi Paolo Aureli (Movimento Zona Franca): "È inaccettabile che Pigliaru non ponga all'ordine del giorno anche la Zona Franca per il Sulcis e che non convochi tutti i promotori di questa lotta accogliendo invece sigle sindacali che l'hanno addirittura osteggiata apertamente".

I SINDACATI - "Se l'interesse del presidente della Giunta regionale al sud ovest dell'Isola è proporzionale al tempo che questa mattina ha dedicato all'incontro da lui convocato per il Piano Sulcis, siamo al cospetto di un disastro pressoché annunciato". Dure le parole del segretario territoriale Cisl, Fabio Enne, fra quelli invitati questa mattina dalla Giunta al tavolo istituzionale nel palazzo di viale Trento con la Cgil, la Uil e i 23 sindaci del territorio.

A Cagliari anche i promotori della mobilitazione del Sulcis per il lavoro che hanno chiesto a Pigliaru di poter partecipare, senza ottenere il risultato sperato: "Il suo rifiuto è stato un vero e proprio atto irrispettoso che la dice tutta sulla sua capacità d'ascolto e sulla volontà di affrontare i problemi e proporre soluzioni alla tragedia Sulcis. Per noi - prosegue Enne - la riunione si è conclusa con un nulla di fatto".

MOVIMENTO PARTITE IVA - Intanto Elio Cancedda del Movimento Partite Iva, snocciola i dati del tessuto imprenditoriale: "Sono 1786 le imprese cessate nel triennio, 535 solo nel 2015, con una media di oltre 11 imprese la settimana che sono state costrette a chiudere l'attività, con la conseguente perdita di occupazione. Senza un lavoro, per 37 mila disoccupati, non c'è speranza per il futuro". Il comitato popolare composto da Cisl, Cisal, Fismic Confsal, il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani, commercianti, pastori, pescatori, il Movimento Sardegna Zona Franca, il Movimento studentesco del Sulcis, il Movimento disoccupati di Carbonia e Iglesias, il Comitato per la salute del Sulcis, nonché associazioni di volontariato, comitati e movimenti della società civile, confermano dunque lo sciopero generale indetto dai sindacati, e la chiusura di tutte le attività per martedì prossimo con una marcia su Cagliari "per manifestare il degrado sociale".

L'INCONTRO CON I SINDACI - Intanto per il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, l'incontro è stato positivo: "I dati illustrati confermano l'esistenza di iniziative per un ammontare complessivo di 620 milioni di euro. Tutto ciò che è emerso dalla riunione sono fatti, opere e interventi concreti, non inutili proclami strumentali. Questo è un passo fondamentale - conclude Casti - per avviare il processo di ripresa economica che da solo però non può bastare. Occorre, quindi, che la Regione si adoperi per sostenere immediatamente interventi e politiche attive per il lavoro che diano effetti immediati".
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