Pubblichiamo oggi la segnalazione di una lettrice relativa al problema del randagismo nella zona di Domus de Maria, dove si trovano numerose colonie feline in precarie condizioni di salute.

La speranza della nostra lettrice è che l'appello venga raccolto da chi di dovere.

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"Gentile redazione,

scrivo per raccontarvi del mio ultimo soggiorno a Domus de Maria e del problema, nell'area, del randagismo.

Alloggiavo in una casa in affitto a Domus, località Lentischi, splendida zona se non fosse per il numero notevole di gatte con relativi cuccioli, visibilmente randagi poiché emaciati, affamati, con occhi cisposi e palesemente malati, abbandonati a se stessi, vivi solo grazie alla carità dei turisti e di sicuro non riconosciuti dal comune come "colonia felina".

Per quel poco tempo in cui ho soggiornato lì, ho provveduto a sfamarne alcuni e ad informare l'Enpa di Cagliari nella speranza di poter ricevere aiuto. Mi sono anche proposta di sterilizzarne un paio, perché alcuni eravamo riusciti ad avvicinarli, ma non sapevo come muovermi. Nessuno sapeva indicarmi un veterinario o qualche guardia zoofila a cui rivolgermi. Solo l'ultimo giorno, con il cuore a pezzi, parlando con l'housekeeper ho scoperto che in paese c'era un negozio che vendeva trasportini e che già un paio di clienti della villa si erano portati a casa un gatto, cosa che anche io avrei fatto volentieri se solo avessi saputo per tempo come muovermi (dovevo prendere un aereo), magari indirizzata al meglio da qualcuno.

Credo sia dunque importante una maggiore attenzione a questo problema nella zona, che si estende anche ad altre località attigue.

Mia cognata ha di recente alloggiato a Riva dei Pini, ed anche lei ha "adottato" un paio di gattoni, un po' più adulti dei miei e messi un po' meglio. A Calaverde, dove ha alloggiato un'altra nostra amica, la situazione sembra ancora peggiore: lì i cuccioli sono una trentina, tutti malati, alcuni visibilmente sofferenti.

Ma possibile, mi chiedo, che non ci sia alcun controllo delle nascite e nessun referente (organizzazione animalista, no profit, comunale, statale, regionale o che dir si voglia) a cui potersi rivolgere?

Perdonatemi il termine, ma il gatto "souvenir" non è certo la soluzione! Considerando la vita media di un randagio, se iniziassimo a sterilizzare oggi, tra 10/12 anni, ma anche meno, il randagismo sarebbe risolto o quanto meno quasi completamente arginato. Devo forse credere alla "leggenda" propinatami da alcuni nei miei giorni di soggiorno secondo cui sarebbero i turisti che vengono in ferie nel territorio con i propri animali domestici e se ne ripartono mollandoli lì?

Mi ero ripromessa di non fare più vacanze in zone in cui non ci fosse una campagna di sensibilizzazione e prevenzione sulle nascite di cani e gatti e sul randagismo, ma non mi do per vinta. E spero che il mio appello venga raccolto da chi di dovere.

Grazie per l'attenzione,

Emi Oldrini

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