Bisogna riconoscere che Nicholas Cage ha dato prova lungo la sua carriera di possedere una certa versatilità. Dai blockbuster d‘azione anni novanta come gli indimenticabili “The Rock” e “Face/Off”, ai titoli di stampo autoriale come ad esempio “Il ladro di orchidee” o il più recente “Dream Scenario” senza poi dimenticare l’esilarante “Il talento di Mr.C”; la star italoamericana non ha mai smesso di porsi sotto la luce dei riflettori, grazie alla prolifica attività sul set e al curioso impatto mediatico scatenato da un po’ di tempo sui social.

Già alla fine del 2022 si è parlato di “Longlegs”, il thriller psicologico con elementi horror che vede la star coinvolta in qualità di attore protagonista e produttore. Il titolo è stato diretto da Osgood Perkins, autore del convincente “Gretel e Hansel” e ampiamente sostenuto da Cage già dalle prime fasi del progetto, come svela questo breve scambio tra l’attore e il regista John Carpenter: «Sto lavorando con Oz, che probabilmente conosci. Attualmente è piuttosto forte nel genere horror, ma è in realtà il figlio di Anthony Perkins. Ha realizzato dei film davvero buoni. Gretel e Hansel era incredibile».

Dopo le riprese dello scorso anno, il film è stato sottoposto alle prime anteprime a porte chiuse, ricevendo da parte della critica specializzata commenti a dir poco entusiasmanti. Le recensioni si rivelano tutte estremamente positive, e lasciano supporre che “Longlegs” entrerà di diritto nella schiera dei migliori horror di quest’anno.

Negli scorsi mesi, la pellicola ha attirato grande attenzione anche grazie alla campagna marketing lanciata da Neon: lo studio indipendente ha rilasciato a partire dallo scorso gennaio una serie di brevi ed enigmatici teaser, anticipando la natura oscura e raccapricciante del titolo. Atteso nelle sale americane per il 12 luglio, alcuni feedback preannunciano un vero capolavoro: Mary Beth McAndrew di Dread Central ha descritto il film come “il Silenzio degli Innocenti contemporaneo”.

Matt Donato di Bloody Disgusting ne ha colto invece l’aspetto “violentemente malvagio” e lo ha definito “il tipo di film horror da cui non ci si può liberare facilmente”. Ma di cosa parla effettivamente “Longlegs”? Senza dettagli ufficiali più corposi si è provato a scorgere alcuni spunti di trama dai sopracitati teaser e poster pubblicitari. Da quanto emerso, si farebbe riferimento ad una famiglia rimasta vittima di uno sconosciuto serial killer, oltre a notarsi una suora con l'abito macchiato di sangue e una donna con un coltello puntato sullo stomaco. Particolari, insomma, più tendenti a disorientare che a far chiarezza.

Dal trailer ufficiale rilasciato lo scorso febbraio scopriamo invece che l’attrice Maika Monroe interpreterà il ruolo di una giovane agente dell’FBI, e sembra dovrà occuparsi di un caso irrisolto tornato al centro delle indagini dopo una serie di orrendi delitti che paiono essere collegati. Niente ancora di concreto sul ruolo che ricoprirà Nicholas Cage, ma siamo pronti a scommettere che lo troveremo nei panni dello spietato serial killer. Quanto invece ai prossimi impegni della star, sembra ormai confermata la realizzazione del sequel di “Face/Off”.

Ad occuparsi del progetto sarà Adam Windgard, dopo aver dichiarato di voler cominciare i lavori solo dopo aver riunito il cast originale. A quanto pare, lo scooper Daniel Ritchman svela l’ingaggio sia di Cage che di John Travolta, dando per garantito il via libera alle riprese. In fondo, lo sceneggiatore Simon Barrett ha già affermato in passato che Castor Troy non sembra esser davvero morto nel primo film: «La cosa divertente è che personalmente non ho mai pensato che Castor Troy fosse morto alla fine di Face/Off. Quando lo si guarda ora, è chiaro che probabilmente stavano cercando di fare le cose in due modi: quando viene colpito sembra morto. Ma non lo coprono e dietro c'è lui che viene caricato su un'ambulanza. Per me, in un film non si carica un cadavere su un'ambulanza accanto a una persona viva senza coprirla con un lenzuolo, a meno che non sia viva».

© Riproduzione riservata