Sardenya i Llibertat interviene sul futuro del Cavall Marì, l’edificio di proprietà comunale sul lungomare di Alghero che l’Amministrazione, tramite bando, ha appena affidato a due società private.

Nel futuro quel rudere diventerà una piccola struttura ricettiva, con un bar e un piccolo ristorante sul mare. Ma il coordinamento cittadino del movimento politico non è d’accordo con questa visione (già approvata dal Comune) e ha suggerito delle alternative più "green" per l’ex discoteca nata nel dopoguerra con il nome di Cavallino Bianco.

«È stata una meravigliosa veranda sul mare, fruibile tutto l'anno da gente di tutte le fasce di età – ricordano – Per diversi anni nella pista centrale veniva praticato da giovani sportivi il pattinaggio a rotelle. Nelle calde sere d'estate quel luogo dal fascino incredibile si animava più del solito diventando un ineguagliabile luogo di ritrovo con una bellissima pista da ballo di forma circolare, la Rotonda, ridisegnata sulla preesistente piattaforma di una batteria costiera della Prima guerra mondiale», aggiungono Salvatore Scala, Carlo Sechi, Luigi Addis e Sergio Floris immaginando il ripristino di quella affascinante rotonda sul mare, come un balcone sul Mediterraneo.

«L’unica scelta possibile, decisamente meno costosa e maggiormente sostenibile sotto l’aspetto ambientale e sociale». Ma non è l’unico motivo. «Senza alcuna pianificazione generale approvata - spiegano - e senza alcuna consultazione della cittadinanza vengono sottratti beni comuni preziosi per la popolazione residente a vantaggio esclusivo del settore commerciale e turistico». 


 


 

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