Emergenze della città secondo i cagliaritani: appelli al prossimo sindaco

16 maggio 2024 alle 13:59aggiornato il 16 maggio 2024 alle 13:59

«Quali sono le tre cose che mancano o devono migliorare a Cagliari?». Insomma: quali sono le emergenze che devono essere affrontate dal prossimo sindaco e dalla sua amministrazione?  Per le strade della città sembra non ci siano dubbi: parcheggi, trasporti e pulizia. Questi i temi principali su cui si è concentrata l’attenzione degli intervistati. Ma dalle risposte sono emerse anche esigenze legate a infrastrutture, sicurezza e spazi pubblici.

«I lavori pubblici durano troppo», sostiene Gianluca Cherchi, rappresentante di 28 anni, mentre è diretto verso via Mameli, «e servono più controlli la notte, così i giovani possono stare tranquilli quando vanno nei locali».

Di necessità di vigilanza ha parlato anche Andrea Asquer, insegnante, riferendosi alla situazione che da anni si vive in piazza del Carmine: «C'è bisogno di sicurezza, libera circolazione e pulizia. Le pattuglie ci sono, ma non abbastanza: la loro presenza deve essere più assidua e marcata».

C’è anche la voce degli studenti, allarmati dalla precaria rete di trasporti comunale e dalla scarsa cura per i servizi scolastici. «Abito in periferia e non posso tornare a casa dopo le 20», racconta Elena Cortis, alunna di quinta superiore, «dopo una certa ora non passano neanche più i treni. A scuola invece c’è poco spazio nelle classi, gli impianti elettrici sono difettosi, per non parlare dei bagni». Anche nelle università si vivono difficoltà: «Servono più mense», sostiene Alessandro Cannas, studente di Scienze Politiche, «con quelli della mia facoltà mangiamo alla Caritas e questo ci crea disagio. Ogni tanto esce qualche scandalo, come furto di oggetti o ragazze che vengono intimorite».

«Parcheggi, rifiuti e viabilità»: questo ciò che manca per Sandra Sergi, assistente di uno studio dentistico. «È davvero frustrante uscire di casa e non trovare parcheggio, nemmeno a pagamento. Molte volte evito anche di prendere l’auto». Concetto ribadito da Caterina Pilloni, disoccupata, di passaggio di fronte alla basilica di Bonaria: «Tutte le mattine devo parcheggiare qua per arrivare a piedi fino a piazza Gramsci. Spesso giro a vuoto in cerca di uno spazio, finendo per ritardare agli appuntamenti».

Tutte le interviste nel video.