La Cisl sarda ha eletto l’ottavo segretario generale della sua storia. Dopo Giannetto Lai, Ugo Pirarba, Antonio Uda, Mario Medde, Oriana Putzolu, Ignazio Ganga e Gavino Carta, il Consiglio generale ha scelto, a scrutinio segreto, Pier Luigi Ledda, segretario generale di Sassari. Con lui, nella segreteria regionale, entrano il gallurese Mirko Idili ed è confermata l’oristanese Federica Tilocca.

Le votazioni

Al voto, venerdì 3 maggio all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, si sono presentati 109 dei 119 componenti del Consiglio generale. I voti a favore del nuovo segretario – 58 anni, laurea in scienze politiche, tre figli, una lunga militanza sindacale nei bancari – sono stati 103. Anche la Cisl confederale ha partecipato al massimo livello: oltre Luigi Sbarra, presenti il segretario nazionale Ignazio Ganga e la segretaria generale aggiunta, Daniela Fumarola, che ha seguito negli ultimi tempi molto da vicino l’attività della Cisl regionale.

La linea

«Noi non staremo alla finestra», ha dichiarato con forza il nuovo leader della Cisl regionale. «La governatrice Alessandra Todde e il suo esecutivo hanno di fronte cinque anni per dimostrare la loro capacità di programmazione e per risolvere almeno alcuni dei problemi più impellenti dell’Isola. Ma le aspettative di cambiamento messe in campo durante la fase elettorale, in primo luogo quelle riguardanti le emergenze, hanno necessità di risposte immediate e sono già da subito un banco di prova al giudizio dei sardi». Ledda ha indicato le priorità sulle quali la Cisl marcherà stretto la Regione: lotta alle vecchie e nuove povertà, rafforzando gli strumenti e le misure già in essere, il sostegno alle famiglie che hanno anziani e persone non autosufficienti, migliorando i servizi e gli interventi di natura finanziaria; il potenziamento dei programmi per promuovere la partecipazione attiva degli anziani alla vita della comunità attraverso le associazioni di volontariato e del terzo settore, il rafforzamento della medicina territoriale e dei servizi domiciliari alla persona.

«La sanità è infatti in Sardegna un’emergenza assoluta», ha detto. «Anche per la questione dei costi, ora a carico delle casse regionali e, quindi, da rinegoziare con il Governo nazionale. Bisogna poi sottolineare l’enorme difficoltà di reperimento del personale medico, infermieristico e specialistico, i vuoti in organico, la carenza di personale nelle diverse strutture ospedaliere, le lunghe liste d’attesa che spesso vanificano il diritto alla tutela della salute, la mancanza dei medici di famiglia in tante comunità. Su questi problemi», ha chiuso Ledda, «vi è una frattura evidente tra quanto viene scritto nei documenti della programmazione regionale e la realtà del settore».

La sfiducia

Il nuovo segretario è stato eletto dopo che il sindacato, il 19 aprile, ha sfiduciato Gavino Carta, anche lui sassarese: un centinaio i voti contro la prosecuzione della sua leadership in Consiglio generale, aspetto che ha fatto puntare sulla Sardegna la lente della segreteria nazionale della Cisl. Così il segretario nazionale Luigi Sbarra: «La Confederazione nell’Isola ha vissuto una situazione interna di incertezza e instabilità, ma con una forte consapevolezza di tenere ben salda l'unità e la coesione, che è il bene primario di una grande organizzazione democratica come la nostra», ha detto Sbarra. «Si è costruita una condizione per assicurare maggiore protagonismo e il rilancio della Cisl, in coerenza con le sfide che il sindacato ha davanti a livello regionale e nazionale. È prevalso l'orgoglio dell'appartenenza, la militanza vera e la capacità di autogoverno, costruendo sul territorio le condizioni di un nuovo progetto politico e organizzativo che assicuri protagonismo alla rappresentanza sociale e sindacale. Al vecchio segretario e a quanti si sono adoperati in questi anni a garantirle vada il mio ringraziamento».

© Riproduzione riservata