Resistenza passiva con una piccola battaglia vinta quella di Matteo Pedditzi, agricoltore che questa mattina è salito su una trivella impegnata in un intervento nelle campagne di Selargius per il Tyrrhenian Link, ha bloccato le attività e costretto i dipendenti della ditta a portarla via. 

«Se il vostro lavoro mi uccide, perché mi toglie il lavoro, io cosa devo fare?», ha detto rivolgendosi ai dipendenti della società d’appalto. «Contro di voi non ho niente», ha aggiunto parlando ai lavoratori, «ma ve ne dovete andare. Andate a scavare da un’altra parte». 

La scena si è svolta davanti ad altri manifestanti e sotto lo sguardo vigile dei carabinieri, che questa mattina hanno presidiato l’intera zona in vista di alcuni espropri legati alla costruzione della stazione di scambio, destinazione finale del grande cavo di Terna che passando sul fondo del mare collegherà la Sicilia alla Sardegna: un’infrastruttura, per un investimento complessivo di 1,9 miliardi, che servirà – alla fine – per esportare sulla Penisola l’energia elettrica prodotta da impianti eolici e fotovoltaici che si vogliono installare su tutto il territorio sardo. 

Gli operai hanno dialogato con Pedditzi. Alla fine hanno caricato la trivella su un camion e l’hanno spostata. Piccola vittoria del comitato, che porta avanti una guerra contro l’invasione nel nome delle energie rinnovabili e della decarbonizzazione. 

Enrico Fresu

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