Un no secco e perentorio: «No alle torri eoliche nelle campagne, salviamo l'agricoltura e il territorio». La voce si è levata forte all’assemblea degli amministratori dei Comuni sardi pronti alla battaglia per proteggere i propri territori, il paesaggio e l’ambiente dall’assalto degli impianti fotovoltaici ed eolici che sarebbero stati proposti anche nelle aree più sensibili e pregiate della Sardegna. 

È una ferma presa di posizione dei sindaci e dei dirigenti degli Uffici tecnici comunali che hanno partecipano al seminario di lavori per mettere l’accento sul problema di massima attualità, organizzato dall’ASEL Sardegna, l’Associazione dei Comuni Sardi, per mettere a fuoco l’applicazione dell’ultima legge urbanistica regionale, la numero 9 del 2023, alla luce dei principi costituzionali e dell’atto di indirizzo interpretativo dell’assessorato regionale degli Enti Locali, chiariti durante l’incontro di ieri sotto l’aspetto giuridico e applicativo dall’ex presidente della seconda Sezione del Tar Sardegna e Segretario generale della Regione Francesco Scano. 

«Da subito ci siamo messi a disposizione della nuova Giunta e del Consiglio regionale - ha dichiarato il Presidente dell’ASEL Sardegna, Rodolfo Cancedda - con i nostri consulenti ed esperti per costruire insieme, anche attivando la Conferenza permanente Regione –Enti Locali, tutte le iniziative necessarie per affrontare questa emergenza che mette in serio pericolo lo sviluppo economico della Sardegna». Parole condivise dall'assemblea che si è tenuta nella sede dell'Asel in Piazza Galilei, a Cagliari.

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