È diventata un caso politico la pubblicità di Esselunga con protagonista una bimba di cinque anni figlia di genitori separati, che desidera riunire mamma e papà.
Così, al supermercato, sfugge al controllo della madre e viene ritrovata di fronte al banco della frutta. Desidera una pesca, che poi non mangerà ma regalerà al papà, dicendogli che è un dono da parte della madre. Tanto che lui, sorpreso di fronte a quella che capisce essere un’innocente bugia, le risponde che chiamerà la mamma per ringraziarla.
In questo spot si sente la nostalgia per le pubblicità di un tempo con la famiglia Mulino bianco: padre, madre e almeno due figli, tutti belli e felici che fanno colazione attorno ad una tavola imbandita.
Oggi il concetto di famiglia è al centro di un dibattito politico che allontana destra e sinistra: la prima afferma che la vera famiglia è quella tradizionale, la seconda apre a possibilità diverse.
Così uno spot diventa terreno di polemiche, con i leader politici che decidono di schierarsi a favore o contro. La deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione per l’Infanzia e l’adolescenza, ringrazia l’azienda che con questo spot ha acceso le luci sul disagio psicologico, quello dei bambini e degli adolescenti che crescono in famiglie separate, troppo spesso dato per scontato e, quindi, dimenticato.
A favore anche Giorgio Crosetto, Matteo Salvini, Alessandra Mussolini (che parla di «uno spot che non raffigura uno stereotipo ma rappresenta il disagio reale di un momento. Succede in tutte le famiglie»).
Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, ha commentato sui social la pubblicità scrivendo: «Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante». Mentre altri esponenti politici, come Bersani e Fratoianni, si dimostrano critici verso uno spot che, dicono, sembra voler instillare il senso di colpa nei genitori che scelgono il divorzio. Bersani afferma che: «Mi sembra davvero sbagliato, in questo ed altri casi, mettere in mezzo la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali».
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde critica l’intervento della Meloni sui social, che ritiene poco ortodosso per una Presidente del Consiglio e la invita ad occuparsi dei veri problemi delle famiglie italiane, come il caro vita che sta portando tanti alla povertà. Secondo Calenda la sola nascita del dibattito dimostra che "meritiamo l'estinzione".
Viste le polemiche suscitate dallo spot, molti quotidiani si sono affrettati ad intervistare l’ideatore: si tratta di Luca Lorenzini, cofondatore con Luca Pannese dell’agenzia creativa Small, con sede a New York. 
Lorenzini è felice che la pubblicità ideata dalla sua agenzia abbia riscosso tanto successo, perché significa che è riuscito a trasmettere delle emozioni. Riguardo alle polemiche, difende il lavoro fatto, mentre respinge l’accusa di aver voluto difendere la famiglia tradizionale. «A dire il vero di solito vediamo la famiglia felice classica, che si alza al mattino: tutti fanno colazione assieme, sono felici e uniti. Di famiglie così ce ne sono tante, noi abbiamo deciso di raccontarne un’altra, che non è irreale, genitori separati li conosciamo tutti, se non lo siamo noi stessi» ha affermato. E aggiunge di aver ricevuto tanti messaggi di apprezzamento da parte di genitori divorziati, che si sono rivisti nella breve storia.

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