La grotta di Corbeddu a Oliena, la Tomba dei Giganti Sa Domu ‘e s’Orcu a Siddi, il nuraghe di Bortigali, quello di Giave, la necropoli di Montessu a Villaperuccio. Sono le ultime cartoline dall’Isola di due viaggiatori speciali. Anzi tre: Fabrizio Pinna, 40 anni di Serramanna, e la moglie Alessandra Cossu (34 di Elmas), coppia di Dolianova, e la loro amata Farah, labrador di otto anni. Visitano i tanti luoghi affascinanti e ricchi di storia della Sardegna, raccontando le tante meraviglie con i loro occhi e con le foto che un anno fa sono diventate un libro: La Sardegna oltre il mare.

I tesori

«Un progetto nato sei anni fa», raccontano i due fotografi. «Abbiamo iniziato a girare l’Isola e non abbiamo mai smesso di documentare tutte le escursioni, raccontando i tesori archeologici della Sardegna». Le immagini dei tanti siti, anche e soprattutto quelli meno conosciuti, sono finite sulle loro pagine Fb e Instagram «quando eravamo ancora in pochi a fotografare le bellezze storiche e archeologiche dell’Isola».

Il labrador Farah in uno dei siti archeologici visitati dalla coppia di fotografi
Il labrador Farah in uno dei siti archeologici visitati dalla coppia di fotografi
Il labrador Farah in uno dei siti archeologici visitati dalla coppia di fotografi

Una passione diventata un lavoro. «Abbiamo insistito molto e i nostri canali social sono diventati una vetrina per far conoscere i tesori sardi. L’anno scorso ci è stato chiesto se foto e immagini potessero trasformarsi in un libro ed è nata La Sardegna oltre il mare». Ovviamente quanto rappresentato è solo la punta dell’iceberg perché c’è ancora tantissimo da scoprire e fotografare.

Le idee

Nel futuro della coppia di fotografi ci sono tanti progetti. «Realizzare una mostra itinerante, con il sogno di arrivare nelle capitali europee. Poi dei cortometraggi. E vorremmo creare un’App che raccolga tutti i siti archeologici con foto e schede». I contenuti nascono quasi per caso. «Gli itinerari vengono creati durante la settimana. Studiamo molto e ci documentiamo su tutto quello che c’è in Sardegna. Poi il fine settimana si parte e realizziamo le foto durante le escursioni». E alcune scoperte vengono fatte improvvisamente: «Una deviazione, una nuova strada, un cartello e così arriviamo a siti sconosciuti o poco pubblicizzati».

Il cane modello

Nelle foto non manca mai Farah. «La Sardegna è per l’uomo ma anche per gli animali, i cani in particolare: si può portare e non da lasciare a casa». Farah in lingua araba significa gioia e felicità. «È nato il giorno di San Valentino Durante le escursioni è  sempre la protagonista: esplora e vuole arrivare nei posti prima di noi. È super curiosa e si presta a fare la modella. Ha un debole per la plastica, in particolar per le bottigliette: ci aiuta sempre a ripulire i luoghi che visitiamo, eliminando le tracce di inciviltà lasciate dall’uomo».

Il nuraghe Serra Madau (Villasalto)
Il nuraghe Serra Madau (Villasalto)
Il nuraghe Serra Madau (Villasalto)

Difficile dire con precisione quanti monumenti e siti la coppia abbia visitato e fotografato. «Tra nuraghe, castelli, tombe e aree archeologiche forse arriviamo a quasi 4000 visitati in sei anni. In una sola escursione se ne possono ammirare molti. Certo per vedere tutto quello che offre la Sardegna ci vorrebbero più vite», sottolineano Fabrizio Pinna e Alessandra Cossu.

Oltre i confini italiani 

Perché il nome La Sardegna oltre il mare? «L’Isola viene ricordata ed è conosciuta soprattutto per il mare e per le spiagge meravigliose. Questo lo sanno tutti. Anche noi: infatti durante le escursioni facciamo sempre qualcosa per l’ambiente. Dunque ricordiamo il mare ma facciamo sapere c’è è bello conoscere anche quello che c’è oltre il mare. Dunque le tante ricchezze interne. Non solo: desideriamo portare l’Isola oltre il mare, dunque oltre i confini italiani per farla conoscere a tutti». Tra le tante idee della coppia anche quella di girare il Mediterraneo alla ricerca di siti archeologici collegati con la storia della Sardegna: «Ci sono tesori a Creta, Corsica, Micene, Portogallo, Bulgaria che hanno pozzi, fontane e resti archeologici simili a quelli che si trovano nell’Isola. Vogliamo documentare le somiglianze».

Visualizzazioni

Le foto scattate in tutti questi anni sono state visualizzate da milioni di persone (sui profili Fb Alessandra Cossu Fotografa e Fabrizio Bibi Pinna e su quelli Instagram aless_arda e fabrizio_bibi_pinna), varcando i confini italiani ed europei. «Abbiamo registrato contatti con India, Stati Uniti e sud America. In tanti scaricano i nostri contenuti. Chissà, magari un domani i turisti verranno in Sardegna anche per la sua storia, oltre alle bellezze del mare. Il mare è la cornice del quadro più bello: la nostra Isola».

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