Il Selargius ha chiuso il Girone A di Promozione al settimo posto, con 47 punti. Un gran risultato, per una squadra che aveva come obiettivo quello di salvarsi e che l'ha fatto a novanta minuti dalla fine del torneo: dieci giorni fa il traguardo tagliato col successo per 0-2 a Carloforte sulla Verde Isola, poi all'ultima giornata la sconfitta per 3-4 contro l'Arbus non ha certo cambiato i giudizi più che positivi sulla stagione. «Era un campionato difficilissimo, ma siamo riusciti a ottenere la salvezza con una giornata d'anticipo», la valutazione del direttore sportivo Denis Fercia. «I complimenti voglio farli all'allenatore Stefano Pani, che è stato straordinario: è lui l'artefice di questo campionato. Abbiamo avuto una squadra con tanti giovani, di prospettiva, più alcuni elementi di esperienza che hanno dato una mano». E che, a fine marzo, ha avuto anche la possibilità di ospitare il Cagliari in un'amichevole che ha riempito gli spalti dell'impianto di Selargius.

Corsa lunga. La stagione del Selargius era iniziata a settembre, con una vittoria sul Castiadas in Coppa Italia. Ha poi mantenuto quasi sempre una posizione medio-alta, pur senza allontanare del tutto la zona calda. Questo per via di una classifica cortissima, dove alla fine la quota salvezza è stata 44 punti (quelli dell'Arborea, che ha chiuso davanti al Guspini solo per la classifica avulsa). «Durante la stagione abbiamo visto che potevamo giocarcela con tutti, perdendo solo con le prime cinque: per salvarci eravamo convinti di potercela fare, anche se il punteggio è schizzato verso l'alto col passare delle giornate», segnala Fercia. All'inizio la squadra aveva un nome di spicco per ruolo (Pierluigi Porcu in difesa, poi passato a dicembre al Monastir con cui ha vinto il campionato, Stanislao Lepore a centrocampo e Fabio Argiolas in attacco), per il resto tanti giovani fra cui si sono fatti notare i 2002 Mattia Casciello e Roberto Salis e - in gol sia alla prima sia all'ultima giornata - il 2005 Gabriele Reginato che è parente dell'ex portiere del Cagliari Adriano. Il capocannoniere è stato Federico Ojeda Pérez, con undici gol. Ora la società programmerà il futuro: «Ci prendiamo dieci giorni, poi inizieremo a pensarci», conclude Fercia.

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