Il 12 maggio si celebra la giornata della consapevolezza sulla fibromialgia, una condizione cronica che colpisce il 2-5% della popolazione nel mondo, in particolare donne (probabilità sette volte maggiore rispetto agli uomini) giovani ed adulte (di età compresa tra i 30 e i 50 anni). Si caratterizza per un quadro clinico molto eterogeneo, che va dai dolori muscolari ed ossei, con eventuale rigidità articolare, alla stanchezza, formicolio agli arti superiori ed inferiori, cefalea, sonno non ristoratore, vescica iperattiva, dolori mestruali, e scarsa resistenza all’esercizio fisico. È una condizione clinica di difficile diagnosi: non esiste un test specifico, e i sintomi sono spesso attribuiti ad altre malattie. In Italia sono due milioni le persone affette da fibromialgia, considerata al 2°-3° posto tra le malattie reumatiche.

La Camera dei Deputati ha approvato a fine febbraio una mozione per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, elemento essenziale per supportare futuri progetti di sostegno per i malati ed i lor caregiver, come sottolineato dalla Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. L’obbiettivo è di inserire tale condizione cronica tra i livelli essenziali di assistenza per esentare i pazienti dal pagamento delle spese sanitarie.

La Giornata di consapevolezza punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sostenere le ricerche orientate a trovare una cura. 

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