I vertici in programma il 21 maggio con il ministro Pichetto Fratin per discutere dell’assalto eolico, e con gli uffici del ministero della Difesa con all’ordine del giorno le servitù militari. E ancora: con la ministra Bernini per fare il punto sul progetto dell’Einstein Telescope. Questo e molto altro ha ricordato la presidente della Regione Alessandra Todde replicando alle osservazioni del Consiglio regionale alle sue dichiarazioni programmatiche.

«Solo nel primo mese questa Giunta si è riunita sette volte, approvando diverse decine di delibere e ritirandone altre della precedente legislatura e proponendo un disegno di legge», ha sottolineato.

Entrando nel merito delle polemiche sulla sanità: «Mi sorprendo dello scandalo suscitato da un assessore alla Sanità non sardo. Considerata la situazione della sanità sarda, con i bilanci mancanti di tutte le ASL dal 2022, che non trasmette i dati ad Agenas per il monitoraggio sempre dal 2022 non mi pare che essere sardi abbia fatto la differenza». Ora, ha annunciato, è il momento di «approvare i bilanci, riorganizzare le ASL ed il centro prenotazioni su base territoriale e dedicare risorse per permettere un numero maggiore di visite specialistiche in prossimità dei territori di necessità. Quali risorse? Per esempio parte di quelle che la giunta precedente non è riuscita a programmare. E sono molte. Questo avrà un impatto concreto sulle liste d’attesa».

Qualche chiarimento sul nuovo bando della continuità aerea: «Visti i tempi necessari per modificare il bando per la continuità territoriale, non c’era una reale alternativa alla soluzione da noi adottata allo scopo di evitare l’interruzione del servizio, come ha già ben chiarito l’assessora dei Trasporti Barbara Manca, mentre il nuovo modello - a cui gli uffici dell’assessorato stanno già lavorando - non potrà partire prima dell’ottobre 2025. Entrando nel merito del budget finanziario stanziato, si tratta di 26,5 milioni per un periodo di un anno. In quello precedente venivano stanziati 48 milioni, ma per un periodo di 20 mesi».

Capitolo transizione energetica: «Il Governo ha violato il principio di leale collaborazione: è in ritardo di due anni e mezzo sulle aree idonee e questo ha creato un vuoto legislativo che ha favorito la speculazione. Siamo anche consapevoli che per colmare questo vuoto normativo saranno necessarie misure urbanistiche e paesaggistiche complesse che dovranno attraversare l’iter di approvazione del consiglio. Per questo serve tempo. E questo tempo intendiamo guadagnarlo con il disegno di legge che abbiamo proposto».

Infine la siccità: «La conseguente crisi idrica con l’apporto di tutti gli attori coinvolti dalla cabina di regia dell’autorità di bacino. La delibera dei giorni scorsi è frutto di questo confronto. Si è realizzato il passaggio delle acque dal Tirso al Flumendosa attraverso i pompaggi, acque che altrimenti sarebbero finite in mare. Abbiamo convocato il comparto più a rischio per le risorse dedicate all’agricoltura, quello di Posada, servito dall’invaso Maccheronis, per condividere con il consorzio di bonifica ed i Sindaci le azioni per non mettere a rischio anche l’utilizzo civile ed industriale dell’acqua e per gestire l’emergenza sull’agricoltura e sull’allevamento».

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