È tutto pronto a Ittiri per il primo grande appuntamento di “Manos de Fainas-su coju” edizione 2024. L’Associazione culturale Itifallico ripropone per il secondo anno consecutivo i Riti del matrimonio ittirese negli anni ’50.

Un progetto ideato dall’Associazione Culturale Istìga, diretto da Massimiliano Marogiu Trini, che nasce e si sviluppa attraverso una ricerca sul campo che ha permesso di recuperare e costruire fedelmente ambientazioni e dettagli dei riti, un autentico viaggio nel tempo che vale la pena rivivere.

Quest’anno l’evento verrà riproposto con una formula nuova, diluita nel tempo, da aprile ad ottobre, proponendo  le vari fasi del rito del matrimonio, dai primi passi mossi da “Su tratadore”, Musengu, interpretato da Mario Deriu, dell'Associazione Ippica Ittirese che inizia la ricerca degli sposi per arrivare al fidanzamento e a tutte le fasi successive che vedono la preparazione della lana, il confezionamento del letto, la preparazione dei dolci e liquori, la pigiatura delle uve, il trasporto del corredo, l’allestimento del letto nuziale, fino all’evento più importante, il matrimonio, che si svolgerà il 18 ottobre.

Nei giorni scorsi Musengu ha fatto visita a casa degli sposi e le voci che circolavano sul fidanzamento erano vere: sabato 18 maggio a Ittiri, nel cuore del centro storico, angolo Gelsi, verrà messo in scena il “fidanzamento”, la promessa del matrimonio. Nell’angolo Gelsi, che per l’occasione sarà abbellito, ripulito e ornato come si faceva un tempo, verranno riaperte la cantina e l’antica merceria che nella quotidianità ittirese degli anni ‘50 erano molto frequentate e costituivano luoghi di incontro e di “chiacchiera”. Il progetto di “Manos de fainas pro s’affidu” è stato inserito nel programma formativo per il tirocinio degli studenti dell’Accademia delle belle arti di Sassari. 

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