Stanno guidando le due capoliste di Eccellenza e Promozione A, che dominano con largo margine i rispettivi campionati. Sono Facundo Maitini dell'Ilvamaddalena e Mauro Ragatzu del Monastir, i bomber delle capoliste, entrambi ospiti oggi a "L'Informatore Sportivo" su Radiolina, condotto da Lorenzo Piras.

Bis in arrivo. Facundo Maitini, attaccante argentino classe '97, è al suo secondo anno in Italia: nel 2022-2023 aveva vinto l'Eccellenza in Calabria col Rotonda, dopo aver giocato nelle serie minori in patria. Ora è il miglior marcatore dell'Ilva, che se dovesse vincere sabato a Bonorva col Bosa sarebbe aritmeticamente in Serie D, ed è quindi a un passo dal fare due trionfi in altrettante stagioni in Italia. «Sono molto contento, poi anche se i gol non arrivano conta che la squadra faccia bene», afferma l'attaccante. «Siamo consapevoli di questo, però la testa non cambia per noi. È un'altra settimana dove continuiamo a lavorare per il nostro obiettivo. Abbiamo avuto dei momenti in cui sembravano esserci difficoltà, ma siamo riusciti a fare un torneo eccezionale e allo Zichina c'è sempre tanta gente che ci segue: bisogna ringraziare il pubblico». Sulla prossima stagione: «La Serie D è un obiettivo personale, ma prima finiamo questo campionato».

Il bomber. Ragatzu, con quello di ieri che ha aperto lo 0-2 ad Arzana con l'Idolo, è a ventinove reti in ventisei giornate (più quattro di Coppa Italia). «Diciamo che per un attaccante il gol è importante, se poi arrivano i risultati è perfetto», il commento di uno dei principali attaccanti sardi in attività. I risultati stanno arrivando: venti vittorie e sei pareggi senza sconfitte, primo posto a +19 sul Castiadas e - anche in questo caso - la promozione aritmetica sabato è possibile. «Sono molto contento di giocare a Monastir, con tanti compagni molto bravi, e speriamo che sabato arrivi quel passo che ci permetta di vincere il campionato, anche se oltre a un nostro risultato serve che perda il Castiadas. Ma non è ancora finita». Nella scorsa stagione aveva portato alla salvezza il Sant'Elena, che poi non l'ha confermato, è andato a Monastir e a 41 anni non ha certo intenzione di smettere di giocare (e segnare). «Mi sto divertendo, grazie a una squadra e uno staff tecnico eccellente: se la società mi vorrà anche l'anno prossimo io ci sono, ma intanto pensiamo a sabato. Per l'età che ho non posso fare tanti pensieri futuri a livello calcistico, penso sempre a dare il massimo in ogni allenamento e in ogni partita. Ho avuto la fortuna di giocare per il Monastir quest'anno, una squadra forte fatta da gente incredibile con un allenatore come Angheleddu molto bravo che farà strada, e i gol sono merito dei compagni». Sull'Olbia del fratello Daniele: «Purtroppo ci sono quelle annate che girano così. Mentre mi aspettavo i risultati della Torres».

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