"Come presidente degli Stati Uniti metterò sempre al primo posto l'America, proprio come voi leader dovreste sempre mettere il vostro Paese al primo posto".

Queste le parole del presidente degli Usa Donald Trump, nell'atteso primo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, durato 41 minuti.

"Tutti i leader responsabili hanno l'obbligo di servire i propri cittadini", ha detto il tycoon al Palazzo di Vetro davanti ai rappresentanti di 193 Paesi, aggiungendo che "gli Stati Uniti saranno sempre amici del mondo, soprattutto dei nostri alleati, ma nessuno può più approfittare di noi, nessuno può più stringere accordi che a noi non portano nulla".

LA COREA DEL NORD - Trump ha poi toccato il tema della Corea del Nord, verso cui - finora - ha mantenuto una politica di "pace" anche grazie agli intermediari di Corea del Sud, Giappone e Cina. "Se saremo costretti - ha però precisato - distruggeremo Pyongyang. Gli Stati Uniti sono pronti, disposti e capaci ma si spera che questo non sia necessario".

"Il Consiglio di sicurezza dell'Onu - ha proseguito - ha votato recentemente all'unanimità per sanzioni ancora più dure verso la Corea del Nord, e voglio ringraziare Cina e Russia per avere dato il loro voto favorevole con gli altri membri del Consiglio Onu. Grazie a tutti, ma dobbiamo fare molto di più. È ora che tutti collaborino per isolare il regime di Kim Jong-un".

L'IRAN - "L'Iran ci teme - ha continuato, andando avanti con il suo elenco - ha paura di noi, per questo il governo ha eliminato internet, per questo non consente le proteste studentesche. Ma noi non possiamo accettare i regimi. Mi appello affinché gli ostaggi, e chiunque sia lì contro il proprio volere, siano immediatamente rilasciati".

Infine la stoccata all'accordo voluto dal suo predecessore, Barack Obama - che ha favorito il rapporto tra i due Paesi dopo decenni di gelo - definito da Trump "imbarazzante".

(Redazione Online/D)

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