Via oggi a Bruxelles al Consiglio europeo straordinario. Un vertice di due giorni che vede come primo punto in agenda il piano per rafforzare la competitività europea, ma che si soffermerà poi inevitabilmente anche sulle sfide in tema di politica estera.

«Un nuovo accordo sulla competitività è atteso ormai da tempo», si legge nella lettera che il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha inviato ai capi di Stato e di governo dei Paesi membri, sottolineando la necessità di «garantire la nostra prosperità e leadership globale». Nelle riunioni di marzo e giugno 2023, i leader dell'UE avevano discusso di come costruire un'economia solida e adeguata alle esigenze future, chiedendo allo stesso tempo un'azione ambiziosa per completare il mercato unico e sfruttarne appieno il potenziale.

Molto probabile, visto il tema all’ordine del giorno, che si discuta anche del rapporto che Mario Draghi sta preparando per la Commissione europea, e di cui ha dato qualche anticipazione proprio da Bruxelles ieri dal palco di un evento dedicato ai diritti sociali dell’Ue.

In tema di politica estera, fondamentale sarà ribadire l'impegno di Bruxelles per «porre fine alla tragica crisi di Gaza con un cessate il fuoco immediato e il rilascio degli ostaggi, nonché con un aumento urgente e senza ostacoli degli aiuti umanitari su larga scala a Gaza», come nelle parole di Michel che espremono anche preoccupazione per il recente attacco iraniano a Israele e il rischio di escalation.

«Gli sviluppi verificatisi nel fine settimana hanno esacerbato una situazione già altamente instabile nella regione. Dobbiamo condannare il recente attacco dell’Iran contro il popolo di Israele e unirci nell’esortare tutte le parti a esercitare la massima moderazione, rispettare il diritto internazionale ed evitare azioni che possano aumentare le tensioni», ha precisato.

I leader europei faranno anche il punto sulla situazione in Ucraina.

(Unioneonline/v.l.)

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