Dopo l'annuncio da parte di Donald Trump sull'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano - firmato da Barack Obama nel 2015 -, l'Arabia Saudita ha fatto sapere di essere pronta a costruire armi nucleari se Teheran dovesse riavviare il suo programma atomico.

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Riad Adel al-Jubeir.

"Faremo tutto il necessario per proteggere il nostro popolo. Abbiamo chiarito che se l'Iran acquisirà una capacità nucleare faremo tutto il possibile per ottenere lo stesso risultato", ha affermato l'esponente del governo saudita.

Al-Jubeir ha quindi precisato che l'accordo sul programma nucleare iraniano - siglato da Teheran e dai Paesi del cosiddetto “5+1" (i cinque membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu più la Germania) - è "difettoso" perché "non si occupa del programma di missili balistici iraniani, né si occupa del sostegno dell'Iran al terrorismo".

L'UE TENTA DI SALVARE L'ACCORDO CON L'IRAN - Intanto l'Unione europea è al lavoro per provare a salvare l'accordo sul nucleare iraniano, nonostante l'abbandono da parte degli Usa.

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha chiarito che "le politiche di Trump sull'accordo nucleare con l'Iran e il commercio si troveranno di fronte un approccio europeo di unità".

A dimostrazione dell'intento unitario dei Paesi dell'Ue, la programmazione per lunedì di una riunione tra i ministri degli Esteri degli Stati europei firmatari.

Per non stracciare l'intesa, però i vertici di Teheran però hanno chiesto garanzie dall'Europa.

Ieri il presidente iraniano Hassan Rohani in una telefonata di oltre un'ora con il capo di Stato francese Emmanuel Macron gli ha detto che farà "di tutto per restare nell'accordo", ma ha chiesto agli europei rassicurazioni, in particolare sul piano commerciale.

(Unioneonline/F)

DOPO L'USCITA DEGLI USA DALL'ACCORDO, LE PROTESTE A TEHERAN:

© Riproduzione riservata