È cominciato il processo a carico delle due donne incriminate in Malesia per l'assassinio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un.

Le imputate sin dall'inizio si sono dichiarate innocenti e lo faranno anche durante il dibattimento, fanno sapere i loro avvocati.

Doan Thi Huong, 29 anni, vietnamita, e Siti Aishah, 25 anni, indonesiana, sono accusate di aver gettato agente nervino in faccia a Kim Jong-nam all'aeroporto di Kuala Lumpur lo scorso febbraio.

LA LORO VERSIONE - Stando al loro racconto sarebbero state tratte in inganno: hanno effettivamente gettato qualcosa sul volto di Kim ma non pensavano fosse una sostanza mortale. Qualcuno aveva detto loro che l'attacco era uno scherzo televisivo.

Il giudice ha risposto negativamente alla richiesta degli avvocati perché fossero resi noti i nomi delle altre quattro persone, con ogni probabilità nordcoreane, coinvolte nell'assassinio.

I quattro sono riusciti a lasciare la Malesia il giorno stesso dell'aggressione.

(Redazione Online/D)

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