Il governo spagnolo di Mariano Rajoy ha avviato la procedura per intentare ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la candidatura di Carles Puigdemont - in esilio in Belgio dallo scorso di ottobre dopo il referendum sull'indipendenza della regione - alla presidenza della Catalogna.

Lo ha annunciato oggi la "numero due" del premier, Soraya Sáenz de Santamaría, spiegando in conferenza stampa che il primo ministro ha chiesto un parere del Consiglio di Stato in materia.

Madrid ritiene infatti che lo status giuridico di Puigdemont sia "incompatibile" con la sua partecipazione alla vita politica del Paese.

Se il parere dovesse essere favorevole, il governo iberico - ha riferito la vicepremier - presenterà immediatamente il ricorso con effetto sospensivo contro la decisione del presidente del Parlament, Roger Torrent, di sottoporre alla plenaria il nome di Puigdemont come candidato all'investitura.

Il governo ha anche chiesto un secondo parere per chiarire se il voto delegato di "persone al di fuori del territorio nazionale per aggirare l'azione della giustizia" possa essere impugnato davanti alla Corte costituzionale, un altro elemento chiave per determinare se Puigdemont potrà essere candidato.

I SEPARATISTI: "MADRID PREPARA IL COLPO DI STATO" - In seguito all'annuncio del possibile ricorso da parte di Madrid, il gruppo politico di Carles Puigdemont nel Parlament catalano ha accusato il governo spagnolo di preparare "un colpo di Stato" e di voler "sequestrare la volontà del popolo catalano".

La sessione di investitura del nuovo presidente della Catalogna dovrebbe si svolgerà il 30 gennaio, a partire dalle 15.

(Unioneonline/F)

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