L'ex presidente catalano, Carles Puigdemont, è stato fermato dalle forze dell'ordine tedesche, mentre stava cercando di entrare nel Paese a bordo di un'auto dopo aver oltrepassato la frontiera con la Danimarca.

Lo ha riferito il suo avvocato Jaume Alonso-Cuevillas.

Sull'ex governatore pende un mandato d'arresto europeo spiccato da Madrid per il reato di ribellione violenta per aver tentato di ottenere l'indipendenza della regione spagnola.

Ieri Puigdemont aveva lasciato la Finlandia - dove si trovava da giovedì scorso per alcuni convegni e incontri istituzionali - per far ritorno in Belgio, dove vive da quattro mesi in una sorta di autoesilio.

Sembra che l'ex presidente del Parlament avesse deciso di lasciare il Paese, dopo che la polizia finlandese aveva dichiarato che avrebbe tentato di arrestarlo.

Intanto sono nove gli esponenti dell'ex governo catalano che si trovano in carcere in Spagna, arrestati dopo il referendum per l'indipendenza della regione dello scorso ottobre.

Tra loro anche Jordi Turull, candidato alla presidenza del Parlament.

Altri quattro indipendentisti sono ricercati.

I fermi hanno innescato la protesta degli indipendentisti.

A Barcellona migliaia di persone si sono riversate nelle strade per manifestare solidarietà all'ex presidente catalano. Si registrano scontri tra i manifestanti e la polizia intervenuta per fermare la marcia. Al momento il conteggio dei feriti è arrivato a 50, mentre i fermi effettuati dalle forze dell'ordine sono 3.

Secondo quanto rivela il quotidiano tedesco "Kiel Nachrichten", l'ex presidente catalano Carles Puigdemont starebbe valutando la possibilità di presentare una domanda d'asilo in Germania.

(Unioneonline/F)

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