Un fermo di indiziato per l'omicidio di Tiziana Pavani la donna di 54 anni, segretaria della scuola elementare di Sant'Anselmo da Baggio, trovata morta giovedì scorso nel suo appartamento a Milano.

Ad eseguirlo la Squadra Mobile. L'autopsia sul corpo della donna verrà eseguita la prossima settimana.

Tiziana Pavani è stata "uccisa da un italiano di 32 anni, senza precedenti, L. M., che oltre a un rapporto di conoscenza aveva una relazione saltuaria con la donna".

Il giovane ha confessato nella tarda serata di ieri. Lo ha detto il capo della squadra mobile di Milano, Lorenzo Boccussi. Il 32enne ha colpito la donna con una bottiglia trovata in casa, ha portato via un cellulare della vittima e un bancomat, trovato poi dagli inquirenti in un cestino del suo condominio.

Le ragioni del gesto, secondo gli inquirenti, un credito vantato nei confronti della donna. L'uomo ha raccontato di averle prestato 2.540 euro che la donna non avrebbe mai restituito. I due si erano conosciuti circa quattro anni fa su Badoo. Le accuse sono omicidio volontario e rapina.

L'assassino avrebbe ucciso la donna sotto l'effetto della cocaina. Il 32enne italiano, con problemi di tossicodipendenza e un impiego saltuario in un'impresa di pulizie, avrebbe colpito nel sonno la donna.

L'omicidio risalirebbe alle 4.30-5 del mattino. La segretaria, 54 anni, era già a letto mentre il giovane si era fermato nel salotto. Agli inquirenti ha raccontato di aver consumato due dosi di cocaina, in totale due grammi, prima di prendere dentro casa la bottiglia e uccidere la donna.

L'uomo, prima di andare via dalla casa della vittima, ha lasciato acceso il gas per provare a cancellare le tracce.

Il giovane ha portato via due cellulari e un bancomat, che ha usato intorno alle 5.30. Il pin, secondo quanto riferito dagli inquirenti, è stato trovato fra i documenti della donna e fotografato con il cellulare.

Sono state proprio le immagini delle telecamere di videosorveglianza del bancomat ad aiutare la polizia a chiudere il caso. Perché l'uomo, durante l'interrogatorio che l'ha portato alla confessione, indossava le stesse scarpe e il giubbino che aveva al momento del prelievo.

La tessera del bancomat, intestata alla vittima, è stata trovata tagliata in un cestino vicino all'appartamento in cui abitava l'uomo, in zona Baggio a Milano.
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