Da oltre un mese i due ascensori della Casa della comunità di Padule sono “Fuori servizio”, così come informano le due scritte, stampate su due fogli bianchi, attaccate di lato alle due porte scorrevoli chiuse. Il problema arreca non poco disagio a coloro che devono accedere al primo piano - separato dal pianterreno da due rampe e mezzo di scale - particolarmente ai fruitori del servizio di riabilitazione e a quelli che usufruiscono dell’assistenza per diabetici, complessivamente dalle 30 alle 40 persone al giorno.

In buona parte si tratta di persone anziane o comunque in condizioni fisiche non ottimali. C’è chi si fa accompagnare e sostenere per salire o scendere le scale dai familiari o altre persone, non raramente è lo stesso personale della struttura a sorreggere o assistere coloro che ne abbiano bisogno.

Dunque, di due ascensori, uno posto accanto all’altro, non ne è funzionante neanche uno. Il servizio di riabilitazione, in precedenza ospitato presso l’ospedale Paolo Merlo, a pianterreno, fu trasferito a Padule cinque anni fa, in un' ampia struttura dotata di un ambulatorio fisiatrico, ambienti per attività riabilitativi individuali, box per le attività di terapia fisica e strumentale, e una palestra.

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