Quartu, a Terra Mala 400 in corteo contro il Tyrrhenian Link

20 aprile 2024 alle 13:28aggiornato il 20 aprile 2024 alle 13:40

Partenza da via delle Ninfee e arrivo al Villaggio Marina delle Nereidi: queste le tappe del corteo che questa mattina ha sfilato contro la realizzazione del Tyrrhenian Link, il gigantesco cavo di Terna che collegherà la Sardegna alla Sicilia per portare dall’altra parte del Tirreno la corrente prodotta dagli impianti eolici conficcati nel suolo isolano e dalle distese di pannelli fotovoltaici.  

E proprio nella lottizzazione di Terra Mala, nelle cui acque approderà l’opera da 1,9 miliardi del colosso dell’energia, sono arrivati i 400 manifestanti giunti da tutta l’Isola: hanno partecipato rappresentanti di tutti i comitati che da mesi ormai si battono per contrastare non le energie rinnovabili, ma la speculazione che si portano dietro. 

Basti pensare che, secondo i dati di Terna, per l’Isola ci sono richieste di allacci di impianti per una potenza energetica sette volte superiore alle più rosee aspettative dell’Unione europea che punta sulla decarbonizzazione. 

«Il Tyrrhenian link è diventato centrale nella lotta alla speculazione energetica», ha detto Rita Corda, del comitato territoriale che contesta il cavo e la stazione di scambio che verrà realizzata su 17 ettari nelle campagne di Selargius, «oggi abbiamo riunito qui tutti i comitati a carattere regionale. Un successo». Gianni Monteduro è arrivato dalla Gallura, dove i cittadini fanno fronte comune contro l’invasione dell’eolico: «Ci siamo fatti 300 chilometri», ha detto, «per far sentire la nostra voce. Arrivo da Tempio, che è il simbolo di questa lotta: ci sono state richieste per realizzare 110 torri. Uno scempio». 

Per il comitato di Quartu c’era anche la rappresentante Maria Paola Murgia, che ha attaccato il Comune: «Non sono state presentate osservazioni. Bloccare il Tyrrhenian Link non sarà facile, ma almeno sia spostato l’approdo».