"Avevo promesso che avremmo portato la vicenda in Tribunale, per rispetto a chi segue le regole. Oggi è arrivato il Decreto ingiuntivo contro il presidente Grasso per gli 80mila euro che deve al Pd. Viva la giustizia".

Ad annunciarlo è Francesco Bonifazi su Twitter, a proposito della vicenda dei mancati versamenti di alcuni parlamentari del Pd al partito, tra cui quello dell'ex presidente del Senato, eletto col Pd e poi passato a Liberi e Uguali sul finire della scorsa legislatura.

Sulla sua pagina Facebook, il senatore e tesoriere dem spiega: "Vi ricordate la brutta e lunga polemica con il presidente Grasso sui soldi dovuti al Partito Democratico? Il Tribunale di Roma ha emesso il decreto ingiuntivo contro di lui. Siamo stati costretti a vincere l'azione giudiziaria e sinceramente mi dispiace che si sia arrivati a tanto. Ma le regole valgono per tutti. Oppure non sono regole. E le regole vanno rispettate, sempre".

Il riferimento è ai contributi che ogni parlamentare del Pd deve versare al partito da statuto.

Cosa che Grasso non avrebbe fatto, innecando la causa dei suoi ex sodali.

La replica dell'ex magistrato non è tardata ad arrivare tramite una nota, dove si legge: "Non ho ancora ricevuto alcuna notifica di decreto ingiuntivo, quindi non so su quali base possa essere stata emessa. Di certo c'è che nessuno mi ha mai chiesto una determinata cifra mensile nel corso di tutta la scorsa legislatura, e da presidente del Senato, come so essere norma, non ho ritenuto di finanziare alcuna attività politica, oltre ad aver rinunciato, tra le altre, alla parte di indennità che viene solitamente utilizzata per finanziare i partiti"

L'ex numero uno di Palazzo Madama, poi incalza: "Dopo aver chiesto via mail più di un mese fa un incontro con Bonifazi e i rispettivi legali, ho rinnovato la richiesta direttamente a lui due giorni fa per dimostrare, carte alla mano, le mie ragioni ed evitare il contenzioso. Evidentemente il tesoriere del Pd - che ha svuotato le casse con la scriteriata campagna referendaria e con le mega consulenze ai consiglieri americani, scelte di cui a farne le spese sono stati i dipendenti - ha bisogno di scaricare su altri le colpe della sua pessima gestione, e provare a trasformarle in un mezzostrumentale e propagandistico. Quando arriverà il decreto può star certo che farò opposizione".

(Unioneonline/M)
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