È polemica su Matteo Renzi, dopo che ha annunciato che starà "fuori dal giro" qualche mese, impegnato in conferenze internazionali.

L'ex segretario del Partito democratico e oggi senatore ha detto - in un'intervista al Corriere della Sera - che sarà prima a Pechino, poi negli Stati Uniti, per i 50 anni dalla morte di Bob Kennedy, e il 18 luglio in Sudafrica per l'anniversario della nascita di Nelson Mandela.

"Matteo Renzi annuncia che starà via per qualche mese? - sbotta il vicepresidente del Senato Calderoli -. Ne siamo lieti, finalmente ha deciso di andare a fare danni altrove, possiamo immaginare il comprensibile sollievo negli iscritti del Pd. Detto questo se Renzi vuol girare per il mondo liberissimo di farlo, ma ci attendiamo che, con coerenza, presenti immediate dimissioni dal Senato, perché è inaccettabile che Renzi faccia il turista con lo stipendio pagato dai contribuenti italiani".

"Prenda esempio da Alessandro Di Battista - ha aggiunto - che, con onestà e rispetto verso i cittadini, ha preferito rinunciare allo scranno in Parlamento per dedicarsi ad altro: se Renzi non vuol lavorare in Senato si dimetta e non scrocchi uno stipendio che non si guadagna stando in Aula".

E a sferrare un attacco durissimo a Matteo Renzi è anche il giornalista e scrittore Roberto Saviano: "Dopo aver completato la distruzione del fronte riformista italiano, il senatore fa sapere che, nei prossimi mesi, sarà in giro per il mondo. E magari, per carpire il segreto della vittoria di Salvini, comincerà a imitarlo dandosi latitante in Parlamento".

"Basta strumentalizzazioni su Renzi - lo difende il portavoce Marco Agnoletti -. Non ha mai detto che per 2 mesi non parteciperà ai lavori parlamentari, dove è stato presente a 16 voti su 16, ma che dedicherà tutta la sua attività politica a svolgere al meglio il ruolo di senatore di Firenze lontano dai riflettori nazionali".

(Unioneonline/D)

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