Silvio Berlusconi boccia il contratto di governo Lega-M5S e si propone come presidente del Consiglio di un governo di centrodestra nel caso l'esecutivo giallo-verde non dovesse prendere il via.

"Salvini parla a nome suo e della Lega, non a nome della coalizione", precisa il Cav riabilitato ad Aosta, "perché la coalizione con un programma comune è altra cosa e nulla ha a che vedere con M5S".

"Se il governo di Di Maio e Salvini non dovesse andare in porto - aggiunge - credo che dovrebbe esserci la possibilità di dare l'incarico al centrodestra di presentare il proprio programma al Parlamento, dove saremmo sicuri di ottenere la maggioranza e dare vita a un governo che potrebbe durare tutta la legislatura".

E non finisce qui, perché a questo "si aggiunge il fatto che un certo Silvio Berlusconi, che ha un'esperienza di nove anni al governo del Paese e che ha presieduto per tre volte il G8 è tornato disponibile perché c'è stata la riabilitazione".

Insomma, "con la carenza di personaggi che verifichiamo in queste ore - spiega l'ex premier - io sono disponibile, e non c'è nessun candidato paragonabile a Silvio Berlusconi".

Silvio Berlusconi è molto preoccupato per il contratto di governo definitivo, e il comitato di presidenza di Forza Italia potrebbe riunirsi nel weekend per discuterne: "Ci sono molti punti all'opposto del programma del centrodestra, a partire dalla giustizia. Si va nella direzione più giustizialista possibile".

Il Cav con l'alleato leghista si sente ancora, e dispensa consigli: "Nelle ultime telefonate gli ho detto che sarebbe meglio per lui andare a casa".

(Unioneonline/L)
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