Vuole mettere da parte quella che da molti è stata definita "litigiosità interna" e smettere di parlare delle persone per concentrarsi - "come nella storiella dell'ape sul bel fiore in una discarica" - sul dialogo con le comunità della Sardegna, nella convinzione che il Pd sardo deve diventare "autonomo rispetto ad alcune scelte nazionali e capace di mettere al centro gli interessi e la responsabilità della Sardegna che è già nelle nostre mani". Così l'eurodeputato del Pd ed ex presidente della Regione, Renato Soru, spiega i punti salienti della sua campagna elettorale in vista delle primarie del 26 ottobre per la scelta del nuovo segretario regionale del partito.

SORU-PIGLIARU - "La prossima segreteria del Pd sardo ha la responsabilità di rafforzare la Giunta Pigliaru e di aiutare il presidente. Nessun governo regionale è sufficientemente forte se non ha sostegno delle organizzazioni intermedie e anche del Pd che lo difenda dalle menzogne dell'opposizione", ha detto Soru riferendosi alla Giunta guidata dal suo ex assessore della Programmazione, Francesco Pigliaru. "Ho già vissuto - ha aggiunto l'europarlamentare del Pd - l'esperienza di un presidente della Giunta non sufficientemente sostenuto dall'organizzazione che lo ha sostenuto".

L'ANALISI DELL'EUROPARLAMENTARE - Un Partito democratico che Soru vorrebbe fosse da "esempio per i partiti regionali e per il Pd nazionale". Come? "Innanzitutto aprendo il tesseramento in qualunque momento con l'iscrizione fatta su internet. Fra tre settimane, invece, celebreremo i congressi provinciali e i tesserati che potranno esprimersi saranno quelli iscritti al 31 dicembre 2013 e si tessera ancora con difficoltà". Ma la questione più importante, al di là del dibattito interno, secondo il fondatore di Tiscali è la nuova visione di Sardegna. "Il mondo non è in crisi, noi siamo in crisi - ripete più volte durante la sua presentazione alla stampa - il mondo sta vivendo un periodo di crescita importante, con alcuni Paesi che stanno uscendo dalla povertà e dal ritardo nello sviluppo". Lo stesso dibattito che ha cercato di animare nei giorni prima che venisse fuori il suo nome nella terna dei candidati alla segreteria. "La mia candidatura non era prevista - conclude Soru - si sentiva la mancanza di un dibattito e io ho cercato di animarlo e non sono andato in giro a cercare disponibilità alla candidatura".

LA SFIDA - Con Renato Soru si contendono l'incarico il segretario provinciale di Cagliari Thomas Castangia (vicino all'area di Pippo Civati) e il senatore Ignazio Angioni, che può contare sul favore del sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, del consigliere regionale Gavino Manca e degli ex consiglieri Chicco Porcu e Giampaolo Diana.

L'ex presidente della Regione è considerato il favorito per l'appoggio della attuale maggioranza del partito con l'area rappresentata dall' uscente Silvio Lai, dall'ex sottosegretario alla Salute Paolo Fadda e dall'attuale presidente della Fondazione Banco di Sardegna, l'ex senatore ed ex presidente della Regione

Antonello Cabras.
© Riproduzione riservata