"Stiamo dando soldi reali per gente reale e se c'è l'idea di rallentare l'azione di governo della Sardegna il danno è per i sardi, il resto sono parti in commedia, ma noi stiamo mettendo a correre punti di Pil, esattamente l'1%, cioè 320 milioni". Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, durante un'improvvisata conferenza stampa a seguito dell'occupazione dell'Aula del Consiglio regionale da parte delle opposizioni di centrodestra che hanno bocciato l'intesa Stato-Regione sul pareggio di bilancio per il 2015. "Là fuori ci sono aziende in crisi e persone in grandissima difficoltà e la cosa fondamentale è stata portare molti soldi nell'economia reale il più in fretta possibile, mentre tutto il resto è il contorno - ha aggiunto stigmatizzando l'atteggiamento delle opposizioni -. Come tutti gli accordi, si chiudono le vertenze del passato. Però si sono fatte confusioni inaccettabili quando parliamo della vita della gente, si è parlato del fatto che la Sicilia non ha accettato il pareggio di bilancio, ma quella regione può contare su spazi finanziari in abbondanza, andando in giro in Italia a vendere spazi finanziari. Per noi, invece, era doveroso". "Oggi abbiamo assistito a demagogia e mistificazione, con informazioni scorrette da parte delle opposizioni - ha sostenuto l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci -. E' un peccato che non ci si possa confrontare con rigore e correttezza. Sul Fondo unico la Finanziaria 2013 non è stata impugnata dal Governo per un errore tecnico ma sarebbe stata impugnata nel momento di riconoscimento del patto: la lettera era già pronta - ha concluso l'assessore - questo accordo è uno strumento che ci fornisce autonomia e maggiori spazi finanziari per fare politiche di governo".
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