I familiari di soldati iracheni scomparsi dal giugno scorso in una base militare conquistata dallo Stato islamico hanno dato l'assalto oggi al Parlamento a Baghdad, per protestare contro la mancanza di notizie sui loro congiunti. Secondo fonti locali ci sarebbero alcuni feriti. Per arginare la rabbia della folla sono intervenute le forze speciali dell'esercito, che hanno circondato il Parlamento riportando la calma. Nel frattempo, l'assemblea nazionale si prepara a discutere di quanto avvenuto l'11 giugno scorso, quando la base Spiker, 13 chilometri a nord di Tikrit, sede dell'accademia dell'aeronautica militare, è stata conquistata dai miliziani jihadisti. Secondo voci non confermate fino a 1.700 militari potrebbero essere stati uccisi dall'Isis e immagini di esecuzioni compiute da miliziani con il volto coperto sono circolate su vari siti. Secondo altre voci, una parte dei soldati potrebbe essere tenuta in ostaggio dallo Stato islamico e i familiari che hanno dato vita alle proteste chiedono appunto di avere notizie certe in proposito.
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