Ricercato con l'accusa di aver stuprato 39 sue pazienti, usciva dal suo nascondiglio di lusso - una villa nella capitale del Paraguay, Asuncion - solo indossando parrucca e occhiali da sole, per non essere riconosciuto. La latitanza del settantenne brasiliano Roger Abdelmassih - un medico di origine libanese specializzato in fecondazione assistita - è però terminata ieri, quando la polizia verde-oro lo ha condotto nel carcere Tremembè, nell'entroterra di San Paolo. Al suo atterraggio all'aeroporto di Congonhas, l'uomo, in manette e giubbotto antiproiettile, è stato accolto da cinque donne, sue vittime, che lo hanno insultato e gridato contro le parole "mostro" e "assassino". Solo grazie a costanti pedinamenti le forze dell'ordine hanno scoperto il suo rifugio dorato in Paraguay, dove si era isolato dal 2011 insieme alla moglie e ai due figli gemelli di tre anni.
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